Un incontro il prossimo 6 dicembre per parlare della ricandidatura a sindaco di Damiano Coletta. Il primo cittadino e i suoi sostenitori stanno organizzando l'appuntamento che avrà il compito di gettare le basi, a quanto pare, per la futura ricandidatura di Coletta quale sindaco della città. Dall'opposizione, dopo aver appreso dell'iniziativa, interviene Giovanna Miele, che invita il primo cittadino ad occuparsi, piuttosto, della vera situazione in cui versa la città. 

"Apprendo che il Sindaco di Latina Damiano Coletta parteciperà ad un evento organizzato dai suoi sostenitori per il prossimo 6 dicembre - afferma Giovanna Miele, consigliera comunale di Forza Italia - Un incontro con i suoi sostenitori per iniziare a parlare della sua ricandidatura nel 2021. Se questo è legittimo, c'è qualcosa nell'invito che sta arrivando in queste ore ai latinensi che fa davvero sobbalzare sulla poltrona per la faccia tosta che usa il primo cittadino. Nel sms si legge: 'Dopo un duro lavoro per rimettere in piedi la nostra città (che avevamo trovato in ginocchio), crediamo sia necessario un punto politico per costruire nel migliore dei modi un secondo mandato'. Ha un che di surreale questo continuo tentativo da parte di Latina Bene Comune di dipingere una città che non esiste, che solo loro vedono con filtri di cui non conosciamo l'origine. Latina si è rimessa in piedi? Ma di cosa parlano! Forse intendono il teatro "D'Annunzio" chiuso da anni? Oppure il Palabianchini o la Piscina comunale che per le loro condizioni hanno fatto fuggire altrove le società sportive di serie A? O parlano dell'Urbanistica ferma e immobile? O del ripascimento del lungomare mai iniziato? O delle buche che continuano a falcidiare gli pneumatici degli automobilisti di Latina? O forse Coletta e soci si riferiscono alla città che ha i sacchetti dell'immondizia per strada e una raccolta differenziata ferma all'era Latina Ambiente? Ma lui che città vede? In che città vive? I marciapiedi sbrecciati, l'erba incolta, il decoro che non esiste, le scuole invase dai topi senza che si capisca da dove arrivino, le scuole che cadono a pezzi o sono senza riscaldamenti perché le caldaie continuano a rompersi, la città in cui gli alberi continuano a cadere e i negozi continuano a chiudere. La città dove i commercianti pagano fior di tasse e per avere gli arredi per la Ztl devono pagare di tasca propria. Questa è la città che Lei amministra, Sindaco Coletta. La città che Lei e la sua amministrazione avete gettato nel baratro del degrado e dell'incuria, dell'immobilismo e del 'non fare'. Questa è la città che dovrebbe descrivere ai suoi 'sostenitori'. E non dica loro solo che Lei ha riportato la legalità in Comune: l'onestà e la legalità per un politico come per ogni cittadino, sono una precondizione. E in piazza del Popolo questi valori ci sono da sempre e sono incarnati da quei lavoratori che giorno dopo giorno si impegnano per la città senza nemmeno avere un 'grazie' ma sentendosi additati da Sindaco come parte di un presunto Sistema Latina. Per fortuna, tra meno di due anni, Latina potrà rialzare davvero la testa. Realmente, non come nei sogni di Coletta".