I fondi persi dal Comune di Latina per la realizzazione della pista ciclabile tra Borgo Grappa e Rio Martino infuocano la polemica politica. Il portavoce di Fratelli d'Italia Gianluca Di Cocco parla di "ennesimo fallimento della giunta Coletta". Da Latina Bene Comune il consigliere comunale Fabio D'Achille prova a smorzare le polemiche annunciando che il Comune aveva già presentato il medesimo progetto per un altro bando.
"Il Comune di Latina ha perso l'ennesimo finanziamento regionale - afferma il portavoce comunale di Fratelli d'Italia Gianluca Di Cocco -Oltre 300mila euro che avrebbero potuto contribuire, grazie alla realizzazione di una pista ciclo pedonale tra Borgo Grappa e Rio Martino, a dare un po' di dignità ad un litorale condannato di questo passo a morte certa. Il sindaco e la sua maggioranza nel corso dell'ultimo consiglio comunale, il giorno della vigilia di Natale, ha dedicato a me in particolare e a chi fa opposizione in questa città in generale, quasi venti minuti di lamentele perché "carichiamo troppo gli interventi nei suoi confronti e non facciamo in sostanza il bene della città". Quanto accaduto oggi, per l'ennesima volta, dimostra invece che forse ci andiamo troppo leggeri. Errare è umano ma perseverare è diabolico e la gestione dell'amministrazione comunale in questi anni è solo la dimostrazione di come a Coletta e Lbc non interessi nulla della città in cui dovevano portare il bello, lo sviluppo e la rivoluzione. La perdita di questo finanziamento sottolinea come non esista alcun controllo su quanto accade nel Comune e la responsabilità non può certo essere addebitata ai dipendenti che cercano in ogni modo di far fronte, nonostante il sottodimensionamento della pianta organica, al loro lavoro. Non è possibile che per l'ennesima volta la ragione della revoca delle risorse siano state addebitate alla mancanza di risposte a note ufficiali di integrazione o chiarimenti sui progetti. Non è accettabile che al quinto finanziamento ritirato nessuno in Comune a Latina abbia cercato di comprendere quale sia il problema di queste omissioni che vengono pagate a caro prezzo, in termini di sviluppo, occupazione e prospettive, da ogni singolo cittadino di Latina. Se Coletta ed Lbc non hanno voglia di amministrare e governare Latina facessero un passo indietro, dimostrassero l'umiltà di ammettere che hanno sbagliato e continuano a sbagliare. Almeno in questo modo smetterebbero di condannare Latina all'oblio e , dopo quattro anni quasi di amministrazione, di avere a cuore la città e i suoi cittadini. Ovviamente attendiamo trepidanti di scoprire in quale modo, e tramite quale fantasiosa ricostruzione, attribuiranno a quelli che c'erano prima l'ennesimo fallimento".
Il consigliere comunale di Latina Bene Comune Fabio D'Achille spiega invece che il progetto della ciclabile non è a rischio. Ecco perché: "La realizzazione del progetto per la pista ciclabile Borgo Grappa – Rio Martino non è affatto a rischio ma, anzi, è ormai entrata nella fase decisiva in quanto l'amministrazione comunale ha partecipato, d'intesa con il Parco Nazionale del Circeo, ad un altro bando di finanziamento promosso nel giugno scorso dal Ministero dell'Ambiente. Il de-finanziamento regionale era ormai un atto scontato per le ragioni qui di seguito esposte, che si sono rivelate nel tempo degli ostacoli insormontabili e che in realtà rappresentano il solito quadro di sciatteria che ci hanno consegnato le passate amministrazioni. Il progetto originario presentato alla Regione Lazio infatti era risalente al 2009, era stato riaggiornato nel 2013 con un'apposita delibera di Giunta ed ha avuto un primo finanziamento regionale nel 2015, al quale però doveva essere abbinato un co-finanziamento del Comune mai deliberato. Come per ogni finanziamento regionale (vedi tutti i finanziamenti del PLUS della Marina) anche in quell'occasione il Comune di Latina si era impegnato a rendere funzionale e fruibile l'opera entro una certa data: agosto 2016, cioè quando l'amministrazione Coletta si era appena insediata. Immediatamente il Servizio Ambiente si era attivato per ottenere una proroga (poi concessa dalla Regione), sulla base delle autorizzazioni già ottenute e visti gli atti dai quali risultava che tutte le aree interessate dal progetto erano di proprietà comunale, ma così non era. Un tratto significativo del progetto ricadeva su aree di proprietà della Provincia di Latina per le quali era necessario ottenere sia la disponibilità d'uso che la relativa autorizzazione idraulica. Difficoltà che sono state tutte superare al fine di adeguare il progetto (affidato ad un progettista esterno all'amministrazione) che però nel frattempo ha visto scadere le autorizzazioni già concesse, in quanto durano per legge 5 anni; di conseguenza, per confermare il finanziamento regionale bisognava ricominciare tutto l'iter daccapo. In più bisognava trovare la quota di cofinanziamento mai deliberata in passato.
A quel punto, su indicazione del Direttore Generale del Parco Nazionale del Circeo Paolo Cassola, l'amministrazione ha preferito presentare il medesimo progetto nell'ambito del bando indetto a fine giugno scorso (scadenza 2 agosto) dal Ministero dell'Ambiente per il contrasto ai cambiamenti climatici nei territori dei parchi nazionali. La comunicazione ufficiale non ci è ancora pervenuta, ma gli uffici responsabili del procedimento appositamente interpellati dal mese di novembre ci hanno confermato che tutti i progetti presentati dal Parco, inclusa la pista ciclabile Borgo Grappa – Rio Martino, sono stati ammessi al finanziamento. Viste le ennesime difficoltà insormontabili incontrate quindi, si è semplicemente cercata e trovata un'altra strada per realizzare l'opera".
Sperando che questa volta il progetto del Comune venga davvero finanziato.