Una roccaforte chiamata Latina e tante incertezze. Forza Italia entra nel 2020 con una missione, quella di portare a termine il percorso che la condurrà nel suo futuro politico. Le scadenze elettorali incombono e il partito che nel Lazio è guidato dal senatore pontino Claudio Fazzone ha l'obbligo di fare chiarezza, soprattutto nei confronti di una classe dirigente che, almeno nelle province, ancora crede nei suoi leader e nel progetto berlusconiano.
Il punto però è che bisogna fare in fretta. Le sirene di Lega e Fratelli d'Italia nei confronti degli azzurri sono attive da mesi. Lo scenario del Consiglio regionale del Lazio è la cartina di tornasole della situazione che si respira sui territori. Negli ultimi giorni dello scorso anno il Carroccio di Claudio Durigon e Francesco Zicchieri ha portato a bordo ben due consiglieri ex Forza Italia: Laura Cartaginese e Pasquale Ciacciarelli (quest'ultimo era nel Misto dopo aver lasciato i forzisti per Insieme di Toti). Il gruppo di Forza Italia alla Pisana si è ormai ridotto al capogruppo Giuseppe Simeone e al consigliere Pino Cangemi (che però gli stessi azzurri considerano a un passo dal cedere alle sirene). Insomma, una emorragia di consiglieri che rischia di portare via iscritti e amministratori anche sui territori.
Al momento l'unica roccaforte che resiste, eccome se resiste, è quella della provincia di Latina. Paradossalmente per il partito di Fazzone il 2019 è stato un anno positivo in terra pontina. Si è aperto con la clamorosa vittoria alle elezioni provinciali, dove Forza Italia ha portato a casa ben 5 consiglieri contro l'1 della Lega. Una prova di forza notevole per il senatore azzurro e i suoi adepti sul territorio. Poi è arrivata l'elezione alle Europee di Salvatore De Meo, sindaco di Fondi, a eurodeputato. Entrerà solo dopo il 31 gennaio per effetto della Brexit, ma aver conquistato quel seggio, dietro al quotatissimo Antonio Tajani è stato la dimostrazione della macchina di consensi che gli azzurri sanno ancora mettere in campo, in particolare in provincia di Latina, dove il risultato è maturato. L'anno si è poi chiuso con la creazione di un nuovo coordinamento provinciale che ha premiato le risorse del territorio.
Ma questa forza e questo radicamento hanno necessariamente bisogno, dal punto di vista politico, di essere incanalate in un progetto nuovo, di rilancio. Fazzone da mesi chiede, a livello nazionale, un cambio di rotta concreto per Forza Italia. Un percorso di rinnovamento che parta dai territori. Ma ad oggi, di tutto questo, non s'è vista l'ombra. Pertanto è presumibile che presto il coordinatore regionale azzurro rompa il diplomatico silenzio e faccia sentire la propria voce ai vertici del partito. Perché Forza Italia in provincia di Latina è fortissima, dirà la sua da protagonista nei prossimi mesi per la scelta dei candidati sindaco nei comuni in cui si vota in primavera. O meglio: i fazzoniani si siederanno da pari al tavolo con Lega e Fratelli d'Italia. Questo è certo.