"Nonostante siano ancora presenti "sbavature", come i percorsi talvolta arbitrariamente cambiati dagli autisti o la mancanza di biglietti sul bus, oppure le paline non presenti o carenti di informazioni su tutta la rete, possiamo tutti riconoscere che il salto di qualità del servizio del TPL è sensibile ed evidente". A dirlo sono il capogruppo e il segretario del Pd nel Comune di Latina, Nicoletta Zuliani e Alessandro Cozzolino. "Le difficoltà di una rete enorme (ricordiamo che il territorio comunale di Latina è, per la presenza dei borghi, pari alla città di Roma dentro il raccordo) erano però già note al momento della partecipazione al bando e le difficoltà di far rientrare i costi per la copertura di tale rete erano contemplati nel capitolato. È irrituale che, a solo un anno dall'inizio della presa in carico del servizio, sia necessaria una rimodulazione che modifica il piano economico finanziario stabilito col contratto. "In collaborazione con La Sapienza, stiamo lavorando a una ristrutturazione del piano tariffario, dato che le tariffe sono ferme al 2003; un biglietto a 0,80 euro è troppo in confronto con le altre città>>: queste le dichiarazioni nella commissione trasporti nel Luglio 2019 da parte di CSC, dichiarazioni su cui, già come PD, avevo riportato le mie perplessità rispetto al rischio che questo potesse modificare i criteri del bando e quindi esporre l'ente a ricorsi. Ad esempio, è necessario verificare se l'aumento delle tariffe modifica quanto stabilito dagli atti di gara e in che misura la rimodulazione modifica le entrate previste da parte del gestore. Altro elemento importante è che non mi risulta che siano state incontrate le Associazioni di categoria dei consumatori che certamente, oltre ad avere diritto ad essere consultati, avrebbero dato un contributo importante in termini di proposte e soprattutto di feedback preventivo rispetto alle novità. Se vogliamo incentivare l'uso al trasporto pubblico sarebbe più utile fare una campagna proprio rivolta a chi solitamente non lo usa, ovvero quelli che comprano il biglietto di una sola corsa: magari metterlo a 50c per un mese per far sperimentare a tutti il servizio potrebbe invogliare a continuare ad utilizzarlo successivamente".

Sul caso è intervenuto anche il segretario provinciale del Pd, Claudio Moscardelli: La destra nostrana strilla contro gli aumenti del biglietto singolo del Trasporto Pubblico Urbano a Latina. Sanno fare solo questo. Il gruppo consiliare PD è intervenuto con una nota articolata che mette in rilievo aspetti positivi e carenze delle scelte adottate dall'Amministrazione Comunale di Latina. Vista la gestione avuta dalla destra sulla mobilità a Latina c'è da rimanere esterrefatti. La politica adottata oggi è nella direzione di colpire gli evasori e di incentivare gli abbonamenti che rappresentano l'80% - 90% degli spostamenti. Di contro c'è che Il 50% di aumento per il singolo biglietto è veramente tanto. Si potevano fare almeno due step temporali. Occorrerebbe a mio avviso introdurre un carnet 10 viaggi al prezzo di 5 biglietti, per ammortizzare l'aumento dei biglietti singoli e sui servizi bus con la stazione serve un accordo con Trenitalia per la vendita congiunta dei biglietti. Latina deve uscire dal suo ridicolo provincialismo. Come PD e come gruppo consiliare ci attiveremo subito per un incontro con il Direttore Nazionale del Trasporto Regionale per ottenere questo obiettivo. La settimana prossima fisseremo questa riunione per procedere in questa direzione. Come partito abbiamo approntato un gruppo di lavoro per proporre una mobilità urbana con servizi capillari con tante fermate in città ma poi servizi diretti e veloci per i borghi e soprattutto per la stazione ferroviaria. I bus devono essere in coincidenza con i treni sia in partenza che in arrivo e frequenti nelle ore di punta. Solo così i cittadini non prendono la macchina.
Il PD è la forza che vuole risolvere i problemi e migliorare la vita dei cittadini e la vivibilità della nostra città".