La riforma che prevede il taglio dei parlamentari sarà sottoposta a referendum confermativo. Questo vuol dire che, fino a quando i cittadini non saranno chiamati a esprimersi, la riforma medesima è congelata. Tradotto significa che se le attuali Camere dovessero essere sciolte in seguito a una crisi di governo prima del referendum, si tornerebbe al voto con le regole attuali, ossia per eleggere oltre 900 parlamentari tra Camera e Senato. Ed è questa una delle ragioni che hanno spinto la Lega di Matteo Salvini a sostenere la raccolta firme, snobbata in un primo momento. Il Carroccio del resto ha sostenuto questa riforma, votandola. Ma ora, per interessi politico-strategici ha deciso di sostenere il referendum. Perché, coem ha spiegato Salvini, «il voto anticipato è ora più vicino». Infatti la possibilità di andare alle urne prima della riforma avrebbe il vantaggio di offrire molti più posti sicuri ai parlamentari uscenti. Il taglio, invece, avrebbe dimezzato i posti, lasciando senza speranza la gran parte dei peones che siede in Parlamento.
La prospettiva ha acceso nuovamente le grandi manovre all'interno dei vari partiti. In queste ore la fibrillazione è massima soprattutto tra chi sta all'opposizione del Governo Conte. Il centrodestra vuole farsi trovare pronto perché dopo le elezioni in Emilia Romagna può davvero accadere di tutto: quel risultato sarà determinante. Matteo Salvini, leader della Lega, lo ha spiegato ai suoi: anche nel caso in cui il centrosinistra dovesse confermarsi con Bonaccini, sarà il risultato del Movimento 5 Stelle a far deflagrare il Governo.
Dal canto loro i grillini contano proprio sulla vicenda del taglio dei parlamentari e del referendum ottenuto con le firme decisive della Lega, per rilanciare la loro posizione mediatica. In queste ore sui profili social dei parlamentari del Movimento si moltiplicano i post che rivendicano la bontà del taglio, bollando come poltronari tutti coloro che invece hanno apposto le firme per sospendere la riforma e chiedere il referendum confermativo.
In provincia, intanto, e antenne sono ben tese: una fine anticipata della Legislatura comporterebbe anche voto anticipato per la Regione Lazio. I partiti già hanno iniziato a guardarsi intorno per sistemare liste e candidature.
Politica
Stop al taglio dei parlamentari, ora il voto è più vicino
Latina - Nei partiti si fanno già i preparativi nella eventualità di una fine anticipata della legislatura