Ridurre le distanze tra l'Unione europea e i territori. E' questo uno degli obiettivi che Salvatore De Meo indica come prioritari nel suo imminente impegno da deputato europeo. Ieri, in una intervista all'Ansa, il sindaco di Fondi ha illustrato le scelte che lo vedranno protagonista dal 31 gennaio i poi, quando per effetto della Brexit, sarà ufficialmente eurodeputato di Forza Italia e del Partito popolare europeo.
«Considerata la mia esperienza decennale di sindaco e di quella ventennale di amministratore locale, mi piacerebbe abbattere ancor di più queste distanze formali e sostanziali». Secondo il sindaco di Fondi l'Europa è «una grande opportunità, ma va anche messa in discussione per poter rivedere alcuni meccanismi che l'hanno allontanata dai cittadini».
De Meo in particolare dice di voler lavorare sul tema dei fondi europei, troppo spesso mal utilizzati dai comuni italiani e non per colpa dell'Ue ma per meccanismi contorti e per il peso della burocrazia. Chi paga maggiormente queste difficoltà sono i comuni e De Meo conosce a menadito la situazione. «L'Italia e soprattutto i Comuni non sempre sono riusciti a cogliere le opportunità messe a disposizione dall'Europa, anche attraverso gli strumenti finanziari – afferma Salvatore De Meo - Per questo c'è bisogno di una giusta formazione, che veda le strutture comunali e quelle delle Regioni sempre più pronte e preparate a ragionare con la mentalità europea. Sarebbe anche necessario aumentare la quota di accessibilità diretta degli enti locali. La maggior parte dei fondi, soprattutto quelli strutturali - sottolinea infatti De Meo - transitano per le Regioni, che molto spesso fanno un po' da imbuto e non sempre riescono anche nella fase di negoziazione a saper rappresentare bene quelle che sono le vere esigenze del territorio».
Nell'impegno a Bruxelles e Strasburgo, Salvatore De Meo punta a utilizzare anche l'esperienza fatta al Comitato europeo delle Regioni (CdR), di cui sarà membro fino al prossimo 20 febbraio. «In questo ruolo ho potuto maturare una visione più ampia di quella che è la funzione del Comitato: un ruolo cerniera, tra le istituzioni europee e gli enti locali. Per questo da eurodeputato vorrei continuare a giocare un ruolo affinché il Comitato non venga coinvolto solo teoricamente, in fase preventiva, ma possa avere maggior peso». Per quel che riguarda il Comune, De Meo conferma l'addio. «Eserciterò l'opzione dei famosi 30 giorni così come prevede la norma. Il tempo di organizzare le cose e lascerò l'incarico».