Prima ha cercato l'apparentamento con il Partito democratico. Poi si è fatto pregare più del dovuto. E quando Forte e Moscardelli hanno definitivamente rinunciato al matrimonio suicida con ellebici, il sindaco Coletta è sembrato tirare un sospiro di sollievo, come se il corteggiamento politico da parte del dinosauro dem avesse rappresentato un pericolo pari a quello corso dalle donzelle medievali promesse in sposa al vecchio benestante gradito alla famiglia, ma non a loro.
Sembra una storia ordinaria, non fosse che da qualche giorno lo stesso sindaco di Latina ha preso, stavolta l'iniziativa è partita da lui, a corteggiare l'ex sindaco di Roccagorga Carla Amici, esponente di punta del Partito democratico pontino.
Si sa, al cuor non si comanda, ma quali sentimenti si agitino davvero nel petto del primo cittadino del capoluogo è un mistero. A meno che Coletta non stia pensando ad una vendetta per essersi sentito sedotto e abbandonato. In ogni caso, il tentativo di convincere Carla Anici ad assumere l'incarico di assessore alle Attività Produttive del comune di Latina, ha tutta l'aria di essere quantomeno una provocazione nei confronti del Pd.