«Mi esprimo come responsabile della sanità del territorio, se parliamo di un sito inquinato che necessita di bonifica non è igienicamente consentito abbancare ulteriori rifiuti. Da questo Consiglio mi auguro esca un atto con una posizione chiara e condivisa da tutti. Non è possibile ampliare le cubature della discarica in un territorio che ha già dato». Così il sindaco di Latina Damiano Coletta si è espresso nella sua relazione introduttiva durante il Consiglio comunale, ancora in corso e partecipato insieme al presidente della Provincia Carlo Medici, ai consiglieri regionali pontini Enrico Forte, Salvatore La Penna, Pino Simeone, Angelo Tripodi, Gaia Pernarella, al parlamentare europeo Nicola Procaccini e insieme ai comitati locali in difesa dei cittadini vessati dalla servitù della discarica. Coletta ha spiegato che proprio quanto emerso nella conferenza dei servizi in Comune per la verifica della bonifica della discarica il 12 dicembre scorso rende impossibile pensare di poter abbancare nuovi rifiuti in un sito già fortemente inquinato.

«Ci sono i pareri negativi dell'Arpa, della Asl, della Provincia di Latina e del Comune all'aumento di volumetrie – ha spiegato il primo cittadino al termine di un lungo excursus cronologico sulla discarica -  resi nel corso della conferenza dei servizi e con un verbale inviato alla Regione: da questi pareri emerge che gli interventi di bonifica fatti fino ad ora non sono efficaci, che è ancora presente una sostanza cancerogena, il cloroformio».

Il presidente della Provincia Carlo Medici è stato ancora più perentorio: «Il nostro obiettivo è trovare dei siti che possano ospitare un impianto di stoccaggio pubblico dando certezze e sicurezza ai cittadini. Bonifica è l'unico termine che intendiamo recepire non solo su Borgo Montello ma su tutti i siti che per anni. Qui si è parlato di gestione dei rifiuti, ma negli anni passati c'è stato tutto tranne che una gestione del problema tra impianti che funzionavano male e impianti che hanno inquinato per decenni. Ora dobbiamo lavorare sul futuro della gestione dei rifiuti e dobbiamo essere un faro, come Provincia abbiamo superato il 50% di raccolta differenziata, questo comincia a fare la differenza». 

Se l'europarlamentare Nicola Procaccini ha ricordato «che siamo di fronte ad una battaglia condivisa e che il ciclo dei rifiuti deve essere chiuso in questa provincia ed è giusto che da Roma si assumano le loro responsabilità» il senatore di Fratelli d'Italia Nicola Calandrini ha  ricordato che il Comune capoluogo ancora è ben lontano dalla media provinciale di livelli di differenziata e ha espresso forti dubbi, pur annunciando il sostegno di Fratelli d'Italia a questa battaglia, che un pronunciamento politico del Consiglio possa bastare a fermare l'ampliamento del sito nella conferenza dei servizi in Regione. «Il sindaco con le sue prerogative di tutela della sanità pubblica e del territorio deve saper andare oltre – ha detto - e deve pronunciarsi con un su provvedimento per scongiurare che la discarica possa riaprire».