Otto mesi senza assessore alle Attività produttive. Quello che sta stabilendo l'amministrazione del sindaco Damiano Coletta è probabilmente un record negativo. Dopo i due tentativi andati a vuoto per un accordo col Partito democratico, Coletta non è ancora riuscito a individuare la donna che dovrà sostituire Giulia Caprì, dimissionaria. La consigliera di Fratelli d'Italia Matilde Celentano contesta pesantemente le mancate scelte dell'amministrazione comunale.
"Sono ormai otto mesi che la città di Latina è priva di un assessore alle Attività produttive. Il relativo servizio comunale soffre di una mancanza di linee di indirizzo; le associazioni di categoria reclamano un assessore al ramo per un confronto continuo e costruttivo; le attività commerciali del centro storico vivono ogni giorno che passa una lenta agonia e, sebbene i titolari dei negozi propongano soluzioni per invertire la rotta del declino, una reazione positiva tradotta in fatti concreti non arriva mai- afferma attraverso una nota Matilde Celentano - E' a dir poco imbarazzante che un sindaco di una città importante come Latina non riesca a trovare un assessore da rimpiazzare in giunta al posto di Giulia Caprì, che ha lasciato l'esecutivo la scorsa estate. Dopo un paio di "no grazie" sembrava che la soluzione dovesse arrivare attraverso le nozze con il Pd, ma dopo mesi di trattative anche questa opportunità si è smaterializzata.
Ad ottobre 2019, in occasione dell'approvazione in Consiglio comunale dell'atto di indirizzo per l'adozione del Piano del commercio sulle aree pubbliche, il sindaco Damiano Coletta si è risentito della polemica sollevata dall'opposizione sull'assenza di un assessore alle Attività produttive perché la delega era rimaste nelle sue mani e quindi mai scoperta anche grazie, aveva sottolineato, alla collaborazione del vice sindaco Maria Paola Briganti e del presidente della commissione Marco Capuccio.
Ebbene, posso serenamente affermare che se in tutti questi mesi il sindaco ha fatto anche l'assessore al commercio non se ne è accorto nessuno. Ha preso la parola in qualità di assessore alle Attività produttive soltanto a metà gennaio 2020, per replicare alle polemiche relative al progetto di recupero dell'ex cinema Giacomini, annunciando che a breve avrebbe finalmente nominato un assessore. Ma intanto è passato un altro mese. E niente.
Sembra che neanche la designazione di Carla Amici sia andata a buon fine, salvo eventuali smentite nelle prossime ore. E' davvero incredibile la situazione che si è venuta a creare. Il sindaco in otto mesi, quasi il tempo di una gravidanza, non è riuscito a partorire la nomina assessorile. Un incarico prestigioso che nessuno sembra volere. Coletta dovrebbe chiedersi il perché. Una situazione incredibile, quanto drammatica per la città. Latina lentamente muore: chiudono le attività commerciali, il centro la sera è un deserto. La Ztl va assolutamente rivista e rimodulata; nella situazione in cui versa non fa altro che penalizzare le poche attività rimaste in vita e agonizzanti. È necessario incentivare le piccole imprese migliorandone la redditività, e agevolare gli affitti per i locali commerciali. Pianificare un intervento per il miglioramento dell'attrattività delle aree del sistema commerciale e il reinserimento dei locali sfitti nel circuito economico. Promuovere una serie di iniziative sinergiche in condivisione con le associazioni di categoria per rilanciare il commercio nelle aree urbane e prevenire la chiusura dei piccoli negozi.
Consiglio al sindaco di calarsi nei problemi reali della città e di affidarsi con maggiore fiducia a chi vorrebbe aiutarlo a risolvere senza necessariamente doverlo guardare dall'alto verso il basso e perdere di vista la prospettiva proposta".