Il centrosinistra si compatta ed è pronto a lanciare la sfida al centrodestra per il governo della città di Terracina. Ieri pomeriggio l'assemblea pubblica all'hotel Albatros indetta da Pd e dalle civiche "Insieme a Te" e "Terracina contro il declino", durante la quale è stata incassata anche la disponibilità al confronto di Italia Viva ed Europa Verde. La parola d'ordine è stata ovviamente la discontinuità con le amministrazioni di centrodestra e nel corso dell'incontro non sono mancate critiche alle due amministrazioni Procaccini, specie sul fronte del dissesto finanziario e della Fondazione per la gestione del patrimonio storico e architettonico. Il segretario del Pd Daniele Cervelloni ha aperto l'incontro passando in rassegna di problematiche rimaste irrisolte, come Calcatore, La Valle e La Fiora. A detta del "dem", l'amministrazione Procaccini ha fatto passare per «straordinaria» l'attività invece «ordinaria».

Duro l'affondo rivolto da Vincenzo Coccia, rappresentante della civica Terracina contro il declino, nei confronti dell'operato delle amministrazioni Procaccini. E questo a partire dal dissesto finanziario. «Aveva detto - con riferimento all'europarlamentare di FdI - che mai e poi mai avrebbe dichiarato il dissesto finanziario e ha fondato tutta la sua propaganda su questo. Poi la certificazione di esserne usciti. Non si comprende, però, perché stiamo ancora pagando rincari dell'addizionale Irpef e tariffe che sono state portate al massimo per alcuni dei servizi a domanda individuale».

Anche la Fondazione per la gestione del patrimonio storico e architettonico è finita nel calderone e l'ex presidente Agostino Attanasio ha parlato delle sue dimissioni, rilasciate dopo poco più di un anno. «Mi sono accorto - ha detto - che ero presidente di una scatola vuota». Come accennato, durante l'incontro è stata manifestata da Europa Verde (portavoce Gabriele Subiaco) la disponibilità al dialogo. Ovviamente cura dell'ambiente e sviluppo sostenibile dovranno essere temi di primaria importanza, ma non è sufficiente scriverli in un programma elettorale. «C'è un cammino lungo e serio da fare, culturale e amministrativo. Gli strumenti - ha detto Subiaco - ci sono, basta applicarli».