Se a sinistra si inizia a ragionare sul futuro politico e amministrativo dell'ente, anche a destra a due anni dal voto si inizia a pensare a come gestire la campagna elettorale del 2022. Nessuna grande manovra, sia chiaro, ma qualcosa ha iniziato a muoversi, soprattutto in considerazione dei risultati raccolti in città nelle tornate elettorali per il rinnovo del consiglio regionale e, soprattutto, per il rinnovo del Parlamento Europeo, che hanno dimostrato come in ambito extra territoriale i cittadini di Sezze siano letteralmente spaccati in due tra centrodestra e centrosinistra, come già dimostrato in altre occasioni.
Ad ipotizzare l'eventualità di poter tirare il carro del centrodestra a Sezze c'è la Lega, che nonostante alcuni dissidi interni culminati con l'abbandono di una parte degli attivisti, sembra ancora intenzionata a poter dire la sua in ambito locale, con incontri e manifestazioni di piazza che puntano il dito più sulle vicende nazionali che su quelle strettamente locali.
Ha iniziato a muovere i primi passi verso il voto del 2022 anche Fratelli d'Italia, che nei mesi scorsi ha creato un nuovo gruppo a Sezze eleggendo responsabile Pasquale Casalini. Proprio nel corso della manifestazione di presentazione del nuovo portavoce locale, gli stessi esponenti del partito, Calandrini e Procaccini, avevano lasciato intendere che il dialogo è elemento essenziale per scardinare la sinistra al governo ormai da 13 anni consecutivi.
Più restia ad entrare nella contesa elettorale, invece, resta Forza Italia, con un rappresentante locale, Giovanni Moraldo, che sembra più legato al gruppo con il quale aveva tentato la carta politica nel 2017, il Biancoleone, che a costruire un nuovo gruppo degli azzurri. Di certo, andare divisi potrebbe essere l'ennesimo errore di valutazione, ma allo stato attuale delle cose non sembrano esserci margini per un'intesa.