Nessuna diretta streaming per i cittadini e bocche cucite al termine della seduta per volere della conferenza dei capigruppo. Ieri pomeriggio la commissione Servizi Sociali (svolta in videoconferenza) è stata «blindata» e secretata temporaneamente per volere dei consiglieri. In discussione c'erano i requisiti e i criteri per l'assegnazione dei fondi (877 mila euro) che il Comune ha ricevuto dal governo nazionale e dalla Regione per affrontare l'emergenza Coronavirus, in particolare per aiutare le famiglie in difficoltà. Al termine è stato però impossibile avere un resoconto della seduta, la commissione videoregistrata per problemi tecnici non è stata ancora pubblicata  sul sito del Comune, ma fatto ancora più grave i consiglieri - su indicazione  dalla conferenza dei capigruppo e della presidenza del Consiglio - hanno ricevuto la consegna del silenzio sugli argomenti affrontati. «Mi dispiace - ha detto l'assessore ai Servizi Sociali, Francesca Barbaliscia - ma non posso anticipare i contenuti della discussione, uscirà un comunicato congiunto nella giornata di domani. Questa è l'indicazione arrivata dai capigruppo». Una decisione assurda e ancor più grottesca se si considera che è stata presa all'insaputa del sindaco Antonio Terra. Contatto telefonicamente il primo cittadino, che durante questa fase di emergenza è sempre stato disponibile a rispondere alle domande dei cronisti, è caduto dalle nuvole. «Non sapevo nulla di tutto ciò, mi sembra assurdo - ha detto Terra - che non si possa parlare». Va ricordato che da regolamento le commissioni sono pubbliche, ed è dunque un dovere degli amministratori informare non solo i giornalisti, ma anche e soprattutto la cittadinanza delle azioni intraprese. Una comunicazione che, su temi così importanti, dovrebbe avvenire in modo pubblico e in tempo reale. E non certo con un comunicato a distanza di 24 ore.