La vicenda della costruzione di appartamenti al posto della struttura realizzata dall’Enel per aprire degli uffici e un recapito commerciale, sulla quale sta indagando il Nipaf a seguito di un esposto, non ha rappresentato un favore politico al fratello di un assessore entrato in Consiglio, tra l’altro, nel 2011. A sottolinearlo a distanza di ventiquattr’ore dal blitz del nucleo investigativo della Forestale è il sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo, che ripercorre le tappe di questa vicenda che va avanti dal 1986, anno in cui fu rilasciata la licenza edilizia all’Enel. Si trattava di un permesso concesso non in deroga al Piano regolatore generale come riportato erroneamente ieri, bensì in deroga al Piano di fabbricazione che lì prevedeva la realizzazione di alcuni parcheggi. Una volta realizzata la struttura, che secondo le previsioni dell’Enel doveva ospitare operai e recapito commerciale, la società decise di sopprimere l’agenzia di Pontinia e di fatto quell’immobile divenne inutile.Poi, a seguito di un'asta immobiliare, l'edificio fu rilevato da un privato. Ci fu anche un contenzioso con l'ente che ne ordinò la demolizione, dato che l'autorizzazione era stata rilasciata in deroga al piano di fabbricazione. Dopodiché, però, si arrivò ad un accordo. Il Comune stipulò una convenzione col privato, incamerando 170mila euro (il 15% del valore) e autorizzando - nel frattempo il Prg aveva reso edificabile l'area - la costruzione di alcuni appartamenti. Sull'iter, a seguito di un esposto, sta indagando la Procura, col Nipaf che nei giorni scorsi ha acquisito la documentazione.Â