Dietrofront della Asl a distanza di tre giorni sulla riassunzione di un veterinario licenziato nel 2015 a seguito di un procedimento disciplinare per il quale è pendente anche un’indagine penale. Il dottore dalla sua aveva ottenuto un’ordinanza del giudice del lavoro che aveva dichiarato la nullità della risoluzione del rapporto di lavoro e disposto un risarcimento in favore del medico per 37mila euro circa. In base a questa pronuncia, contro la quale è stato depositato un atto di opposizione, la Asl il 22 marzo aveva disposto il reintegro. A distanza di tre giorni, però, l’Azienda Sanitaria è tornata sui propri passi e ha revocato tutto. Il 24 marzo, infatti, l’avvocato esterno incaricato dalla Asl ha chiesto il rinnovo della procura per la costituzione di parte civile, comunicando la fissazione dell’udienza per il 7 aprile nell’ambito del procedimento penale che vede coinvolto il veterinario. Circostanza, scrive la Asl, «di rilevanza tale da determinare la revoca con effetto immediato» della deliberazione, «fatta salva ogni successiva opportuna valutazione, nonché l’adozione del provvedimento per l’esecuzione dell’ordinanza del Tribunale di Latina».