Una vera e propria odissea burocratica quella che vede protagonista il Comune di Pontinia e che ha per oggetto un programma di riqualificazione urbana con la creazione di 24 alloggi a canone sostenibile. Un provvedimento che potrebbe dare risposta alle tante istanze delle fasce sociali più deboli, ma che da sette anni a questa parte è stato rallentato da procedure che, per usare un eufemismo, sono andate a rilento. Del progetto, difatti, se ne parla dal 2009, ma solo ora – con delibera di giunta – verranno pubblicati i bandi per l’intervento. Fermo restando che resta ancora tutto da chiarire un aspetto non proprio di poco conto: la possibilità di ottenere i finanziamenti inizialmente previsti. Il primo inghippo cui si faceva cenno riguarda proprio l’erogazione dei contributi da parte della Regione, che è avvenuta con notevole ritardo. Ci sono infatti voluti due anni e cinque mesi dalla sottoscrizione dell’accordo per la quota ministeriale e tre anni e cinque mesi per l’erogazione di parte di quella regionale.
A smuovere le acque, una nota ministeriale del 26 settembre 2016 che informava che entro tre mesi si sarebbe dovuto pubblicare il bando per l’affidamento dei lavori, da completare in 18 mesi. Per la Regione il progetto di Pontinia non rientrerebbe tra quelli fattibili, ma l’amministrazione non è dello stesso avviso. Sono stati quindi chiesti dall’ente locale altri chiarimenti alla Regione e al Ministero, ma fino ad oggi nessuna risposta. Di qui la decisione di procedere con la pubblicazione del bando. Fermo restando che il progetto – parliamo di quattro milioni di euro – è subordinato all’erogazione dei finanziamenti.