«Condanno le esternazioni razziste e dai toni non propri di un dibattito civile, ma prima gli italiani». A intervenire dopo le polemiche scoppiate per l’arrivo di sei richiedenti asilo a Pontinia, ospiti di un centro d’accoglienza della zona, è il consigliere comunale di minoranza Giuseppe Mochi. «Certo, è vero che sei persone su una popolazione di circa 15mila abitanti sono una goccia nell’acqua, ma è altrettanto vero che ormai da tempo sono stati superati i limiti per l’integrazione. Anzi, ci sono i nostri giovani che spesso, proprio per l’assenza di prospettive future, si vedono costretti ad andare altrove». Mochi parla quindi di una «fabbrica dell’accoglienza» che genera «un vero e proprio «business» in tutta Italia.
«Il sindaco Carlo Medici ha detto - dichiara il consigliere comunale di minoranza - di voler puntare sull’integrazione. Per integrare queste persone servono due cose: lavoro e casa. Che non ci sono neppure per gli italiani. Noi - aggiunge Mochi - siamo chiamati a dare prima delle risposte ai nostri concittadini»

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