Il collegio penale del Tribunale di Latina ha disposto una perizia ieri nel corso dell’udienza che si sta celebrando per la turbativa d’asta e l’abuso d'ufficio relativo all’inchiesta sugli autovelox a Priverno. Si tratta di uno stralcio di un’indagine che era finita a Cassino e che vede sul banco degli imputati: Salvatore Feola, di Caserta; Luca Reali, di Gaeta; Paolo Bazzoli, di Brescia; Pietro Compagnoni, di Ceccano; e Pietro Loffredi, anche lui di Ceccano, oltre al comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Celli, per abuso e poi l’ex segretaria comunale, Daniela Ventriglia. Il collegio divensivo è composto dagli avvocati Perlini, Oropallo, Napolitano, Cortellessa. Sono accusati di aver manipolato una gara d’appalto per la fornitura di autovelox a Priverno. I fatti contestati risalgono al 2009. Ieri nel corso dell’udienza davanti al pubblico ministero Marco Giancristofaro, è stata disposta una perizia sulle intercettazioni telefoniche e alla fine il processo è stato rinviato al prossimo 11 marzo quando sarà conferito l’incarico al perito.
In base a quanto contestano gli inquirenti e il pm Valerio De Luca, titolare del fascicolo, la gara con cui è stato assegnato l’appalto è stata pilotata e con i vincitori, in un secondo momento, è stato poi firmato un contratto che permetteva di guadagnare più di quanto previsto per legge.