A dieci giorni dalle elezioni e a cinque dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale, Pierantonio Palluzzi, uno dei fondatori di Agenda2050, torna a far sentire la sua voce. Tutti – dice – parlano di collaborazione. Indubbiamente, è un auspicio da condividere, perché esclude le contrapposizioni a prescindere, in favore di «un rapporto trasparente e di condivisione dei problemi».

Questo, tuttavia, non significa che l’opposizione debba abdicare alla sua funzione democratica. Anzi, «la sua voce sarà tanto più ascoltata, quanto meno sarà incline a polemiche spicciole e pretestuose».

Certo – sottolinea Pierantonio Palluzzi – arriverà il momento di dissentire dalla maggioranza. E lo si dovrà fare con autorevolezza, «applicando quello che è il metodo classico di Agenda2050: analisi, confronto e proposta». Ma la ricerca di collaborazione – precisa l’ex consigliere comunale – in nome del bene comune della città, è soprattutto «prerogativa della maggioranza». Se questo auspicio è «vero, profondo e comune, allora non si perda tempo, si sfrutti il lavoro già svolto da Agenda2050 e ci si faccia carico, maggioranza ed opposizione, della messa a regime del baratto amministrativo», visto che è in vigore il Regolamento approvato dal commissario straordinario.

Quella di Palluzzi è una proposta. Indubbiamente. E si vedrà quale riscontro avrà a livello ufficiale. Ma è anche vero che i nuovi amministratori si troveranno a fare i conti con un bilancio davvero ridotto all’osso e allora il quesito che si pone è: se tutto ciò che entra nelle casse comunali, di fatto è già impegnato, il baratto con le prestazioni dei cittadini con quali soldi si potrà fare? In ogni caso la faccenda va studiata.