Quello che stiamo vivendo è, indubbiamente, un periodo molto difficile. Per tante persone. Disoccupazione giovanile molto alta, pensionati che non riescono ad arrivare alla fine del mese e molte famiglie che riescono ad andare avanti grazie soprattutto alla solidarietà. E proprio nell’ambito della solidarietà si muovono, con la massima discrezione, parrocchie, associazioni e privati cittadini. Purtroppo, Priverno non fa eccezione. Vi sono in paese numerose persone in difficoltà. E non si tratta di soli stranieri, comunitari o meno, ma anche di diversi cittadini del posto.

E per questa situazione, ogni domenica, i sacerdoti, nel corso delle omelie, non esitano a invitare chi è più fortunato a dare una mano a chi sta attraversando un momento particolarmente difficile e, magari, anche con un certo ritegno, va a bussare alla porta della Caritas, delle parrocchie o di associazioni di volontariato. In questo contesto, nella cittadina lepina, si stanno muovendo nella raccolta di beni di prima necessità l’Azione cattolica italiana e la Caritas parrocchiale di San Cristoforo e Vito Martiri e di Sant’Antonio Abate, di cui è parroco don Giovambattista Ficarola.

Domenica scorsa, alla fine delle diverse celebrazioni liturgiche, hanno distribuito ai fedeli un invito, che va sotto il titolo di “Donare è gioia che alimenta la vita - Date voi stessi da mangiare”. “Partecipa anche tu all’iniziativa, aiuta le famiglie in difficoltà - si legge nell’invito - sostenute dal Centro di raccolta Caritas della nostra parrocchia, portando generi alimentari, che destineremo alle famiglie bisognose del nostro paese”. I punti di raccolta saranno situati, ogni seconda domenica del mese, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate alle ore 9.30 e nella Chiesa dei Santi Cristoforo e Vito Martiri alle ore 11. L’invito è anche quello di limitarsi nelle donazioni ai prodotti alimentari in scatola e a lunga conservazione.