A margine dell’approvazione del nuovo progetto Sprar - che proseguirà quello già attivato precedentemente - arrivano risvolti in uno dei tre Comuni lepini inteteressati dalla decisione del ministero dell’Interno.

Infatti, la Giunta municipale di Priverno, alla luce del decreto che prevede la partecipazione degli enti locali per la prestazione di servizi finalizzati all’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale o di permesso umanitario - nell’ambito del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati -, già dall’anno 2014 ha aderito al progetto Sprar, che consiste nella creazione di una collaborazione fra enti locali e soggetti del Terzo settore, che possano realizzare progetti di accoglienza integrata, cioè quelli che non si limitano al vitto e all’alloggio, ma prevedono anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Considerato che gli enti locali già titolari di una progettualità Sprar, se in fase di conclusione, hanno potuto presentare domanda di prosecuzione con finanziamento del Ministero fino al 95% del costo del progetto, il Comune di Priverno ha dato mandato al responsabile dello specifico Servizio di rinnovare il progetto Sprar, pubblicizzando uno specifico avviso per consentire la scelta di un soggetto gestore con il quale elaborare una progettualità finalizzata alla prosecuzione dello stesso, ai sensi del decreto del ministero dell’Interno del 10 agosto 2016 per il triennio 2017-2019.