Dopo la dura presa di posizione nei confronti della Lista Macci, il sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia, e il gruppo di maggioranza “Priverno Adesso” non esitano a bacchettare anche i consiglieri di “Agenda per Priverno”. In primis, da parte della maggioranza, si contesta ad Agenda la «sciagurata affissione selvaggia e abusiva (con pagamento della tassa solo a posteriori) di manifesti per le vie del paese, con l’intento di rendere nota ai cittadini non si sa bene quale inadempienza dell’amministrazione in merito all’Operazione Tiberio». E, poi, cosa che “Priverno Adesso” ritiene sconveniente di non aver «indugiato neppure un attimo di fronte alla ghiotta opportunità di farsi una becera propaganda proprio durante i giorni della Sagra che si è svolta l’11 e il 12 febbraio, e che ha visto tanti turisti affluire nel nostro paese». Il danno arrecato all’immagine di Priverno dai loro manifesti è «di gran lunga superiore a ogni sedicente pretesa di chiarimento che, sicuramente, non può avvenire in queste forme, ma nelle sedi e nei luoghi deputati, secondo un Regolamento che non possiamo e non vogliamo forzare né piegare alle istanze propagandistiche di chicchessia». Per la cronaca, poi, il problema della discussione è stato superato, visto che, nel corso della riunione dei capigruppo, si è deciso di mettere al secondo punto dell’ordine del giorno del Consiglio comunale di mercoledì proprio la discussione in merito agli aspetti locali della vicenda denominata Operazione Tiberio. Infine, “Priverno Adesso” si chiede le «reali intenzioni di tanto zelo inquisitorio» nei confronti di questa amministrazione e «mai delle precedenti».