La notizia era già nell’aria ma, nel fine settimana, è arrivata l’ufficialità. In primis, da parte del sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia, e - poi - dall’avviso affisso sulla porta d’ingresso di quello che una volta era il Pronto soccorso dell’ex ospedale “Regina Elena” del centro collinare lepino. Bilancia spiega: «Il sindaco porta a conoscenza della cittadinanza che la Asl Latina - Direzione Medica e Funzioni Igieniche Terracina - Fondi - Formia, ha comunicato all’ente che, presso i locali del Punto di primo intervento di Priverno, dal 3 al 9 aprile, saranno effettuati urgenti e inderogabili lavori di manutenzione». E, per tale motivo, nella settimana che va da oggi a domenica, «i servizi erogati dal Punto di primo soccorso di Priverno saranno sospesi». Nell’avviso, affisso sulla porta del Ppi, oltre a confermare la sospensione dei servizi, si spiega anche la causa: “Per rifacimento pavimentazione”.

Indubbiamente, la pavimentazione ha un ruolo importante nella funzionalità di un Pronto soccorso o di un Punto di primo intervento. Ma, considerato che l’ambiente che ospita il medico, l’infermiere e le strutture necessarie (armadietti, lettiga, computer) è piuttosto limitato, ai cittadini è apparso un po’ troppo lungo il tempo stabilito per i lavori, anche se si volesse mettere nel novero la stanzetta dove sono posizionati due lettini e il Poct. Insomma, da quel che è dato capire, dalle considerazioni della gente si teme che, come spesso è successo in passato, ci si trovi davanti al primo passo per un’eventuale e non augurabile chiusura del servizio. Perché non si può dimenticare che da quando si eliminò il reparto di Medicina - si disse per salvaguardare la Chirurgia - pian piano fu smantellato tutto l’ospedale: Chirurgia, Ostetricia e via dicendo. E, con esso, una serie di servizi che, fino ad allora, avevano funzionato a dovere. Le preoccupazioni della gente troverebbero una probabile conferma anche nella decisione, non ancora ufficializzata (ma tutti ne parlano con convinzione), di ridurre praticamente al minimo lo screening mammografico, in quanto pare che alla fine di aprile non sarà rinnovato il contratto a sei tecnici di Radiologia. Insomma, il ventaglio di servizi sanitari offerto dall’Azienda sanitaria di Latina a Priverno e al suo comprensorio (circa sessantamila abitanti) è ormai ridotto al minimo. Di qui, la preoccupazione per la settimana di chiusura, necessaria al rifacimento della pavimentazione .