Clima tutt’altro che disteso in quella che era la compagine di maggioranza del Comune di Sabaudia. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, in rotta col sindaco, ha puntato il dito contro Maurizio Lucci invitandolo «una volta per tutte a fare mea culpa prendendosi la responsabilità di non aver saputo gestire in modo democratico e rispettoso tutta la sua maggioranza». L’intervento a gamba tesa di FdI assume un peso ancor più consistente se posto in relazione con quella che è la situazione politica di Sabaudia, Comune su cui pende ormai la scure del commissariamento. Entro due settimane, infatti, l’assise civica dovrà discutere la mozione di sfiducia presentata da otto consiglieri comunali (Forza Italia, Viva Sabaudia Viva e Fratelli d’Italia) e, almeno per ora, i numeri non sembrano essere dalla parte di Lucci, che secondo alcune ipotesi circolate in questi giorni potrebbe anche rassegnare le dimissioni. «È bene ricordare che i cinque componenti di FdI – scrivono in una nota dal gruppo consiliare – hanno contribuito in modo determinante alla vittoria delle elezioni e, soprattutto, hanno lavorato con grande impegno durante questa consiliatura ottenendo ottimi risultati nonostante il “fuoco amico”». L’espressione viene chiarita subito dopo. «Il clima è stato sempre teso e minaccioso, con una parte della maggioranza, il “cerchio magico”, che agiva con arroganza e prevaricazione nei confronti del gruppo di FdI, che non veniva mai coinvolto nelle scelte più importanti».