Non hanno atteso neppure un minuto di troppo. Non appena è arrivata la chiamata, un equipaggio di Croce Azzurra Sabaudia si è messo in strada per raggiungere le zone colpite dal sisma e per fornire il proprio supporto. Era stato infatti richiesto di mettere a disposizione per 72 ore del personale medico-sanitario, anche se poi â essendo purtroppo il numero delle persone rimaste vive sotto le macerie piuttosto esiguo â lâemergenza è rientrata. «La prima cosa che chiaramente colpisce â ha spiegato il presidente di Croce Azzurra Massimo Lonardo, raggiunto telefonicamente â è vedere un paese totalmente distrutto, con case di tre piani ridotte a un cumulo di polvere e macerie. Abbiamo collaborato con le forze dellâordine a prestare soccorso ai feriti e, purtroppo, anche a recuperare alcune salme di persone che non ce lâhanno fatta. Una seconda squadra era pronta a partire, ma poi lâemergenza è rientrata: i feriti non câerano più. La situazione è disperata».
A San Felice la macchina della solidarietà si è attivata con una raccolta di beni di prima necessità curata dallâassociazione âCirceo Futuraâ e con lâappuntamento presso il poliambulatorio Avis di Mezzomonte. Molti turisti e residenti si sono recati questa mattina a donare il sangue, ma il personale non ha potuto effettuare più di 30 prelievi per questioni logistiche. Si è quindi deciso di dare precedenza ai turisti, invitando gli altri soci a prendere parte al prossimo appuntamento. Perché di lavoro in favore delle comunità colpite dal sisma ce ne sarà da fare ancora molto, senza tralasciare le iniziative di solidarietà .