Quanto spende il Comune di Sabaudia per affrontare il problema del randagismo? Parecchio, stando a un calcolo sommario che chiunque può fare in base agli atti amministrativi disponibili sull’albo pretorio. Basti pensare che per le sole spese relative alle tre strutture convenzionate la cifra - e gli ultimi impegni sono quelli di maggio - si aggira attorno ai 25mila euro. Circa 5mila euro al mese. E a questa somma sono da aggiungere i contributi per coloro che adottano i randagi - iniziativa ovviamente più vantaggiosa per le casse pubbliche rispetto al mantenimento nei canili -, i soldi investiti nel controllo delle nascite e anche eventualmente quelli per lo smaltimento delle carcasse.
Il randagismo, insomma, rappresenta un potenziale problema sì igienico-sanitario, ma anche una grossa grana dal punto di vista economico, dato che il Comune potrebbe investire quei soldi per altre iniziative. Sono gli stessi uffici a metterlo nero su bianco in una determinazione, la n. 88 del 4 luglio di quest’anno. «Il fenomeno del randagismo - si legge nelle premesse - ha assunto nel territorio comunale delle dimensioni di notevole incidenza sia per le caratteristiche morfologiche dell’ambiente» che per la collocazione geografica dello stesso. Sabaudia è infatti attraversata in senso longitudinale da tre arterie stradali di livello regionale e provinciale «notevolmente transitate nel periodo estivo». Quando purtroppo, nonostante tutte le campagne di prevenzione e informazione, gli abbandoni continuano ad esserci.
A ciò è da aggiungere anche un’altra questione, ossia l’assenza di adozioni da parte dei cittadini.

L'articolo completo su Latina Oggi del 30 agosto 2016