Prove d’intesa, divisioni e alleanze già siglate. Lo scenario politico a Sabaudia a poca distanza dalle elezioni è piuttosto incerto, molto di più rispetto a quando – era maggio – il Consiglio comunale aveva deciso di sfiduciare l’ex sindaco Maurizio Lucci. Il voto allora era stato compatto: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cittadini al Lavoro e Amedeo Bianchi (Pd, ma nell’assise civica come rappresentante di Viva Sabaudia Viva). Sin dall’inizio, però, era apparso evidente come fosse difficile trovare un candidato unitario e al momento i fatti sembrano confermare quelle ipotesi. Tanto che sono in pochi, a qualche mese dal voto, ad avere le idee chiare.
Tra questi, è da annoverare il movimento civico di Cittadini al Lavoro, che già all’indomani della sfiducia si era detto pronto a competere per le successive amministrative. Il candidato sindaco sarà con ogni probabilità Giada Gervasi, anche se - secondo alcune indiscrezioni - non sarebbe da escludere una possibile intesa con il Pd. Ma chiaramente senza simboli di partito.
Lo stesso Partito Democratico, in ogni caso, ha già un suo candidato. La scelta, senza dover ricorrere alle primarie, è ricaduta su Amedeo Bianchi, storico esponente del centrosinistra di Sabaudia. L’ex consigliere Franco Brugnola, uno dei papabili candidati, ha invece chiarito sul proprio blog di aver deciso di non scendere in campo per questa tornata elettorale, non rinunciando però a un impegno civico – e fuori dunque dall’aula consiliare - per Sabaudia.
Decisamente frammentato, almeno per il momento, è il centrodestra della città delle dune. La frattura tra FdI e l’ex schieramento di Lucci è diventata chiaramente insanabile dopo il voto di sfiducia. Mentre l’ex sindaco e i suoi alleati sono al lavoro su una compagine civica - e il candidato alla carica di primo cittadino a quanto pare non sarà un politico navigato, bensì un esponente della società civile -, FdI e FI potrebbero scendere in campo uniti e insieme a Cambia Sabaudia e Noi con Salvini. Questo almeno quanto prospettato a metà ottobre dal coordinatore provinciale di Noi con Salvini Francesco Zicchieri, che aveva appunto parlato di un tavolo tecnico con Forza Italia e Fratelli d’Italia per trovare la quadratura attorno a un candidato in grado di riunire il centrodestra. Da non dimenticare, infine, l’accordo siglato tra il circolo di Sabaudia di Noi con Salvini e l’associazione Cambia Sabaudia, la quale, presieduta dal generale Aldo Piccotti, subito dopo la sfiducia dell’ex sindaco ha intrapreso una serie di incontri con cittadini e movimenti politici in vista del voto di primavera.