È bastata una prima ondata di maltempo per mostrare in tutta la sua drammaticità il precario stato di conservazione delle dune del lungomare di Sabaudia, perennemente minacciate dall’erosione sempre più evidente. Così nei giorni scorsi, dopo che l’ennesima mareggiata ha letteralmente spazzato via parte di alcune attività di ristorazione del litorale, è stato svolto un sopralluogo congiunto da parte del Comune di Sabaudia, del Parco nazionale del Circeo, del Sib e della capitaneria di porto.
I tecnici chiaramente hanno preso atto del danno, tutt’altro che poco evidente. In alcuni tratti, infatti, il mare ha letteralmente divorato la spiaggia e la duna, nonché distrutto parti delle terrazze esterne di ristoranti. Danni inestimabili dal punto di vista ambientale e che invece ammontano a svariate decine di migliaia di euro per quanto riguarda i chioschi.
È quindi apparso evidente come occorra pianificare una serie di interventi per provare ad arginare il problema. Una delle possibili soluzioni è quella delle barriere marine, in grado di limitare la forza delle mareggiate e di favorire il ripascimento naturale delle spiagge. Un’ipotesi che era stata avanzata nelle scorse settimane, anche se è necessario redigere una valida progettazione basata su dati scientifici.

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