A giugno di quest’anno sembrava essere ormai chiusa la vicenda giudiziaria relativa alla “Società Agricola Pontina” per dei terreni in zona Caterattino. Il commissario prefettizio aveva infatti ottemperato a quanto previsto dalla sentenza del Tar dando delle linee per la pianificazione urbanistica di quelle aree. Ma l’atto è stato ora nuovamente impugnato innanzi al Tar, con due distinti ricorsi notificati al Comune il 19 e il 23 settembre di quest’anno. Andiamo però con ordine.
Il nodo di questa vicenda - e di altre situazioni analoghe - riguarda le modifiche intervenute in materia di pianificazione urbanistica con l’approvazione del Piano regolatore (1977). Per quanto concerne il caso specifico della “Società Agricola Pontina”, le aree situate in zona Caterattino - per le quali nel 1963 era stato approvato un piano di lottizzazione - sono state destinate a verde pubblico e a verde privato vincolato. Hanno dunque perso la loro capacità edificatoria. Di qui un primo ricorso al Tar, con due sentenze (1976 e 1979) che hanno annullato i provvedimenti della giunta regionale con cui si approvava il piano regolatore solo e solamente per le parti relative alle aree oggetto della contesa.

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