Il clima elettorale a Sabaudia inizia a scaldarsi e “Cambia Sabaudia” torna alla carica. La situazione del lungomare, del lago e del turismo secondo il gruppo civico del generale Aldo Piccotti è specchio del «fallimento» di chi ha amministrato la città negli ultimi 15 anni. Diversi i punti toccati in un comunicato stampa inviato ieri dall'associazione e particolare attenzione è stata rivolta al litorale. Si parte dalla contestata valenza turistica, per la quale Sabaudia è inquadrata nella fascia “alta”. Piccotti bacchetta la precedente amministrazione per non aver dialogato con gli operatori, facendo sì che si trovassero poi costretti a pagare dei canoni più alti quando in realtà – sostengono da “Cambia Sabaudia – mancano tutta una serie di servizi. Sono ad esempio carenti i collegamenti con i mezzi pubblici, sul lungomare (nel tratto da ponte Giovanni XXIII a Torre Paola) molti accessi sono chiusi e le spiagge – tranne qualche eccezione – sono off-limits per i disabili. Permangono invece diversi problemi. Tra questi, “Cambia Sabaudia” cita l'erosione, scarichi abusivi nel lago e quindi nel mare, la mancanza di servizi e le condizioni non ottimali di ponte Giovanni XXIII. «“Cambia Sabaudia” - scrivono – è nata, sta operando e opererà in futuro per cambiare tutto questo. Per archiviare l'incuria e il malgoverno degli ultimi 15 anni e per riportare l'amministrazione comunale sulla retta via della rappresentanza dei bisogni, dei diritti, dei legittimi interessi della città e della cittadinanza».