L'ospedale Santa Maria Goretti di Latina ora è ufficialmente dotato di un Centro Diagnostico ad alta tecnologia. L'annuncio è di questa mattina, diffuso nella palazzina direzionale della struttura ospedaliera, dove la Asl, il Comune, la Fondazione Roma Sanità e Ricerca e l'Università La Sapienza Polo di Latina hanno ufficialmente inaugurato l'ultimo dei tre tasselli che vanno a comporre l'innovativo Centro. Ad annunciare questa "rivoluzione" firmata Santa Maria Goretti sono stati il direttore generale Giorgio Casati, il direttore sanitario Giuseppe Visconti, il sindaco Damiano Coletta, il vice presidente della Fondazione Sebastiano Fidotti e il preside della Facoltà di Farmacia e Medicina Carlo Della Rocca, che ieri hanno inaugurato la nuova Sala Ibrida e annessi macchinari d'avanguardia.
Per tutti loro, dunque, una grande vittoria, raggiunta in tempo da record e che ha portato il Santa Maria Goretti ad essere il primo ospedale pubblico dotato di macchinari dalla precisione assoluta, che permettono di diagnosticare immagini nitide in pochi secondi, senza più necessità di utilizzare sostanze di contrasto.
La realizzazione del Centro interno al Goretti è stata infatti molto rapida: ci sono voluti soltanto nove mesi per passare dal progetto all'installazione dei singoli macchinari. Il procedimento lungo è stato invece quello antecedente, che ha visto alcuni degli attori in gioco rimodulare la proposta iniziale, che voleva il Centro di Alta Diagnostica come una struttura privata e d'eccellenza, proprio dietro la Facoltà di Medicina. Dalle ceneri di quell'ambizioso progetto, voluto dal presidente della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele e dal referente locale, l'avvocato Alfredo Loffredo (entrambi assenti all'evento di ieri), ma purtroppo sfumato in dirittura d'arrivo e dunque mai realizzato nelle forme del Centro di Alta Diagnostica, è nato l'attuale Polo tecnologico del Goretti.
Si tratta di una realtà completamente stravolta rispetto alla sua idea iniziale, «insostenibile» secondo il sindaco Coletta, e però magistralmente intercettato dalla Asl di Latina, che ha così consentito di non perdere completamente l'opportunità concessa prima dalla Fondazione Roma e poi dalla Fondazione Ricerca e Sanità, ma anche di sfruttare il tutto per rendere il Goretti una struttura pronta a sfidare le eccellenze italiane.
Entrando nel dettaglio, il Goretti ora dispone di apparecchi di ultima generazione quali Pet Tc, Ecografo Sequoia, Tc Force (presentati il 19 luglio scorso) e Sala Ibrida (presentata ieri). Quest'ultima, che riguarda il sistema ibrido Biograph Vision, prevede uno scanner Pet Tc, il primo installato in Italia e ad altissime prestazioni. Insomma, il top di gamma.
Estremamente soddisfatto il manager della Asl, Giorgio Casati: «Avevo questo progetto nel cuore dal primo giorno che sono venuto a Latina: il Goretti doveva avere una sala ibrida, nuove tecnologie e il doppio delle sale operatorie, perché questo ospedale lo merita. I professionisti di questo ospedale lo meritano. Oggi abbiamo fatto un enorme salto in avanti. Sembra di stare a Huston, invece siamo al Goretti di Latina».