Quasi due milioni di euro di fondi regionali per incentivare i Comuni ad una corretta gestione dei rifiuti mediante centri di raccolta, compostaggio e auto compostaggio sono al centro di un progetto condiviso tra i Comuni di Sermoneta, Pontinia, Sabaudia Aprilia e Latina.
Ieri in commissione ambiente è stata votata la delibera che andrà in consiglio comunale e che permette di perfezionare un iter rimasto incompleto e di trasferire le competenze tecniche amministrative del programma al Comune di Pontinia che sarà soggetto attuatore. Cosa prevede il progetto approvato con sei voti favorevoli? In commissione lo hanno spiegato il dirigente Giuseppe Bondì e l'assessore all'ambiente Dario Bellini: è prevista la realizzazione dell'isola ecologica di Latina Scalo con l'inserimento del progetto della compostiera di comunità che prevede l'acquisto di 10mila compostiere domestiche di varie dimensioni in vari anni da affidare ai cittadini che ne faranno richiesta.

«Siamo nella fase finale e a breve partirà la gara di appalto per realizzare l'isola ecologica dello Scalo – ha spiegato il dirigente – l'obiettivo è quello di abbattere il costo della frazione umida, una spesa in uscita importante nel nostro PEF, questa iniziativa riduce quei costi e fornisce maggiore equilibrio nella gestione e nell'ottimizzazione della spesa. Con Latina scalo completiamo il novero delle strutture inserite nel conferimento corretto dei rifiuti ingombranti, ci troveremo quattro isole ecologiche nel territorio che ottimizzeranno il servizio di raccolta degli ingombranti combattendo l'abbandono indiscriminato di rifiuti. Avremo a breve quattro isole ecologiche operative, con quella della Chiesuola di cui chiuderemo i lavori entro la metà di agosto».

«Si conclude un iter importante – ha spiegato invece Dario Bellini – che sana una parte del territorio a Latina Scalo che ha visto un notevole degrado nell'ultimo anno. Si era riuscito con un intervento congiunto del servizio mobilità e ambiente a spezzare l'abitudine di tanti cittadini di abbandonare rifiuti nell'ex isola ecologica, a prezzo di costose bonifiche».

A mettere in guardia dall'ennesimo progetto solitario non connesso alle politiche sui rifiuti è stato il consigliere Salvatore Antoci: «Abbiamo esempi passati di progetti che sono sfociati in un grande sperpero di denaro pubblico come il piano Rewetland della provincia – ha spiegato – spero che usciremo dalla logica degli interventi spot. Oggi dovremmo lavorare ad un Ato, ambito territoriale ottimale che sappia gestire il problema dei rifiuti con una visione complessiva e organica. Il Comune di Latina come vuole chiudere il ciclo dei rifiuti? Non è eticamente giusto scaricare sugli altri questa responsabilità. Ogni Comune deve assumersi la propria».