Questa volta si rischiano davvero le barrricate. Ventotene non ce la fa più e le previdenti preoccupazioni, espresse dal sindaco Carmine Caputo già dal mese di aprile, quando chiedeva di prevedere e provvedere per la mancanza d'acqua d'estate, sono rimaste lettera morta. Ieri, festività di Sant'Anna, mentre il sindaco Carmine Caputo esternava istituzionalmente la rabbia della gente del posto, i "fischi", espressi con le scritte "vergogna" sugli avvisi di Acqualatina, hanno accompagnato le comunicazioni relative all'ennesima crisi idrica. La parola più gentile usata sugli avvisi di Acqualatina, scritta con i pennarelli, è stata "vergogna", ma è chiaro, come molti isolani ci hanno comunicato, che la rabbia contro Acqualatina porterà a mettere in atto barricate sull'isola e proteste compatte a Latina.
Tutto questo accumulo di rabbia è contenuto nell'esposto-denuncia che il sindaco Caputo ha diramato a beneficio della popolazione, dei turisti e dell'informazione. "Nonostante le continue, pressanti richieste di attivazione di piani alternativi e di aumento della fornitura giornaliera (come da ben cinque note allegate, tutte mai evase), questo comune continua a subire in piena stagione estiva, una carenza idrica ingiustificata e ingiustificabile. Da mesi si sta insistendo nel comunicare che la quantità di acqua giornaliera prevista per l'isola non è sufficiente quando si registra una minima variabilità (aumento di persone, di barche o/e condizioni meteo marine avverse), come puntualmente è capitato per la quarta volta. Tale situazione –prosegue Caputo- è stata prevista e comunicata fin dal mese di aprile senza che si sia provveduto a creare una riserva d'acqua e senza dare una minima giustificazione sull'operato".
"Acqualatina –rincara un esponente dell'attuale maggioranza- sta rovinando l'immagine di Ventotene e dell'Amministrazione. Da maggio andiamo dicendo che una nave al giorno non basta per fare un minimo di accumulo e nonostante sia stato scritto più volte solo oggi si è scoperto che non ne mandavano altra perchè il loro contratto con l'interlocutore prevedeva l'assicurazione di coperture al minimo giornaliero e nonostante le nostre richieste da sempre se ne sono infischiati. Tutti poi che si lamentano ovviamente per l'acqua. Ma la cosa triste è che se la prendono con l'amministrazione attuale". Ad aggravare la situazione c'è pure stato il mancato arrivo nel pomeriggio della nave cisterna che avrebbe dovuto trasportare la quantità giornaliera di acqua necessaria per le esigenze dell'isola.