Potrebbe a breve partire da Roccasecca dei Volsci una clamorosa crociata per rendere Acqualatina una società interamente pubblica risolvendo in un colpo solo il problema della cessione delle quote attualmente di proprietà del socio privato e soprattutto attuando quello che fu l'esito del Referendum del 2011 con cui la maggioranza degli italiani si espresse a favore del ritorno all'acqua pubblica ma il cui esito è rimasto ad oggi inattuato. Nell'ultimo consiglio comunale prima della sosta estiva infatti, la maggioranza ha deciso di rinviare il punto riguardante la mozione proposta da Antonio Casconi di Voler Bene a Roccasecca dei Volsci e condivisa e firmata dai consiglieri di Roccasecca Domani Rosalba Mandatori e Massimo Mattoni, sulla cessione delle quote del socio privato Idrolatina. Un rinvio che, come ha ammesso lo stesso sindaco Barbara Petroni, non ha il significato di una bocciatura, quanto, semmai, di una seria presa in considerazione dell'argomento rinviato per permetterne un'accurata fase di studio. La mozione invita, tra le altre cose, ad impegnare l'Ente, in qualità di socio pubblico di Acqualatina e componente dell'Assemblea dei Sindaci e Presidenti dell'Egato 4 di Latina, oltre che componente dell'Ufficio di Presidente, a farsi promotore della proposta di acquisizione delle quote del socio privato, esercitando il diritto di prelazione previsto dallo Statuto Societario, delle quote dei privati trasformando la società mista in società a capitale interamente pubblico dando così finalmente attuazione al Referendum 2011". Una proposta che mira ad interrompere il procedimento annunciato da Italgas lo scorso 9 giugno 2023 in cui venne ufficializzato che Italgas e Veolia avevano firmato il contratto di compravendita delle partecipazioni detenute dal Gruppo Veolia in alcune società attive nel servizio idrico nelle regioni del Lazio, della Campania e della Sicilia. In particolare, nel caso specifico, interrompere e annullare la procedura che prevede l'acquisizione da parte di Italgas del 100% di Idrolatina srl, ovvero la società che detiene a sua volta il 49% delle quote di Acqualatina, ovvero la quota privata. Lo stesso Sindaco Barbara Petroni si è poi impegnata a portare la proposta in conferenza dei sindaci per affrontare la questione insieme ai colleghi primi cittadini.