Chioschi montati dal primo maggio e in alcuni casi, per l'elioterapia, anche prima. Eravamo nell'estate 2015, l'ultima prima della scadenza delle vecchie concessioni mentre oggi, al posto di strutture e servizi, c'è solamente una lunga striscia di litorale vuota. Ora anche la polizia ha messo sotto la lente la vicenda più ingarbugliata del litorale, quella dove si sono sedimentati ritardi, tira e molla burocratici, il malumore degli esclusi e anche le improvvise rinunce da chi aveva conquistato le posizioni migliori. Qualcosa non torna, questo è sicuro, sia all'amministrazione Coletta che ha annunciato verifiche accurate, sia agli inquirenti tesi a fare luce in via esplorativa su tutta la procedura. E che hanno acquisito informazioni e documenti in Comune per mettere in fila date, procedimenti e nomi e per accertare che tutto sia in regola nell'ottica di quella trasparenza necessaria su un bando pubblico e su concessioni gravate da molti appetiti. Un percorso durato quasi due anni (la scorsa estate è stata la prima senza chioschi) e ancora non concluso con la firma dei contratti e con due rinunce.