Uno strumento per combattere il sovraindebitamento, un aiuto concreto a favore di soggetti che per vari motivi possono veder crollare in poco tempo il proprio potere economico. Con conseguenze anche tragiche per chi finisce risucchiato nel vortice di banche, mutui, fornitori. Non è un caso che quando è stata approvata nel 2012, la legge sul sovraindebitamento è stata definita "salva suicidi". La norma prevede l'istituzione di Organismi contro la crisi per la cui attivazione è necessario accreditarsi al ministero della Giustizia. Il Comune di Lenola in questo si è dimostrato pioniere: ha completato l'iter, primo nella Regione Lazio e quinto in tutta Italia a farsi avanti. Ieri il sindaco Andrea Antogiovanni ha presentato il progetto. Alla conferenza ha preso parte il dottor Marco Valerio Rosato, supervisore e responsabile dell'Organismo. Il legale ha illustrato l'iter per la presentazione delle istanze e i passaggi fondamentali per l'applicazione della legge. Privati cittadini, commercianti o imprenditori, con la supervisione del tribunale, possono accedere a un piano di rientro creditizio commisurato ai debiti. L'obiettivo è giungere a un accordo tra debitore e creditore. A spalleggiare Rosato, l'avvocato Cira Di Feo, presidente di "Legal professional network", esperta in materia di sovraindebitamento e appoggio prezioso per il Comune di Lenola. Interessante anche l'intervento della psicologa Franca Mora che ha sintetizzato le cause sociali dell'indebitamento e l'importanza di creare una rete in cui il soggetto in difficoltà finanziaria non venga lasciato solo. Soddisfatto anche il sindaco Antogiovanni che ha sottolineato l'importanza di questa opportunità offerta dal Comune.
Legge “salva suicidi”, parte il progetto pilota a Lenola. E' il primo in tutto il Lazio
Lenola - È stata istituita la prima rete di assistenza controil sovraindebitamento. Ecco come funziona