Ogni volta che si parla di rilancio turistico del territorio nei vari Comuni lepini, si parla delle bellezze artistiche, archeologiche e architettoniche esistenti. Ma si parla anche della necessità di operare in sinergia tra vari enti locali per cercare di avere più "potere contrattuale" nei confronti degli Enti superiori. Ed ecco, allora, che due Comuni, Maenza e Priverno, avrebbero la possibilità di "giocare" su due luoghi che, nei rispettivi territori, hanno una valenza turistica considerevole: il castello baronale e la monumentale abbazia di Fossanova. Che, poi, peraltro, hanno in comune gli ultimi giorni di vita di un illustre Santo: Tommaso d'Aquino, patrono di Priverno. C'è chi - nello specifico lo storico e giornalista Felice Cipriani - ha indicato un percorso che unisce i due luoghi nel nome di Tommaso: la strada percorsa dall'Aquinate, sentendosi ormai vicino alla morte, da Maenza a Fossanova. E racconta come il 17 agosto sia arrivato a Maenza un gruppo di suore dell'Ordine delle "Sorelle di Maria Stelle del Mattino", provenienti dal monastero di Fontanellato (Parma). E il giorno successivo con lo storico ed altre persone abbiano fatto un pellegrinaggio per conoscere il percorso dell'ultimo viaggio di San Tommaso d'Aquino. Una camminata di quasi 15 Km. Le sette suore originarie di Sati Uniti, Austria, Spagna, Messico e Francia, dopo il lungo cammino hanno visitato la stanza dove morì il Santo il 7 marzo 1274. Alla luce di questo evento, Felice Cipriani ha rivolto un appello ai sindaci di Priverno e di Maenza affinché procedano a tracciare il percorso, a tabellarlo e a metterlo in sicurezza.