Sezze scalo? Probabilmente se ne riparlerà dopo il 2020, anno fissato nel Documento unico di programmazione che sarà approvato oggi pomeriggio dal Consiglio comunale. Analizzando le 246 pagine del documento che rappresenta in qualche modo lo specchio di come si trova la città e, soprattutto, le azioni da mettere in campo a breve e medio termine, la parola "scalo" appare soltanto 7 volte. Un po' poco per una delle frazioni più popolose di Sezze, da decenni ormai alle prese con diversi problemi ai quali le amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli anni non sono riuscite a dare una risposta adeguata. Nel dettaglio lo scalo è menzionato nella descrizione generica della città, nell'area con eventuali presenze industriali (chiaramente barrata negativamente), nella parte riguardante i centri sociali per anziani, in un generico piano per la riqualificazione e nell'area del Dup dedicata all'analisi del territorio, nella quale si legge testualmente che lo scalo "è uno dei cuori pulsanti della nostra città dal punto di vista delle risorse umane, sociali ed economiche e può considerarsi a tutti gli effetti area di insediamento storico. Le priorità sono dotazione di infrastrutture e servizi per l'elevazione degli standard di vivibilità, superamento dei disagi provenienti dall'essere attraversata dal Brivolco, che dovrà essere radicalmente bonificato e risanato, incentivare, con le stesse modalità di Sezze Centro, le opere di riqualificazione e ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente da parte dei cittadini e immediata attuazione del progetto, già approvato, per la realizzazione dell'area di parcheggio Sant'Isidoro". Troppo poco, probabilmente, anche in considerazione della reale situazione del quartiere, con diversi residenti che sollevano questioni, alcune delle quali (anche attraverso la App di Latina Oggi) relative alla mancanza di spazi perfino per portare a giocare i propri figli o a respirare un po' di aria salubre lontani dallo smog. Un po' poco per un'area che sotto campagna elettorale diventa protagonista e viene considerata un po' da tutti come "volano dell'economia setina".