Sono 1.605 gli incidenti registrati nel 2017 a Latina, con un tragico bilancio di 63 morti e 2.454 feriti. A stilare questo drammatico bilancio e l'Aci, che attraverso i dati dell'Istat, ricostruisce quanto avvenuto lo scorso anno nelle strade della provincia e di tutta Italia.
Numeri che portano la provincia di Latina ad essere la seconda provincia del Lazio per incidenti e vittime. La prima è Roma, dove gli incidenti sono stati 16.570, con 238 morti e 22.409 feriti. Tutto in un solo anno.
I dati sono aumentati rispetto al 2016, anno in cui a Latina si registrarono circa 100 incidenti in meno (1.480) con un bilancio totale di 48 morti e 2.301 feriti. E il prossimo anno, quando verrà rilasciata la prossima indagine Aci su dati Istat relativa al 2018, si teme che questi numeri possano aumentare, visto il tragico bilancio delle vittime della strada registrato fino ad oggi in tutta la provincia.
Il dato nazionale
Per quanto riguarda lo scenario nazionale, nel 2017 si sono verificati in Italia 174.933 incidenti stradali con lesioni a persone. Le vittime sono state 3.378 e i feriti 246.750. Rispetto al 2016 sono aumentate le vittime (+2,9%). In lieve diminuzione, invece, gli incidenti e feriti (rispettivamente -0,5% e -1,0%). Il dato drammatico, dunque, è quello relativo al tasso di mortalità stradale, che è passato da 54,2 a 55,8 morti ogni milione di abitanti tra il 2016 e il 2017, tornando ai livelli del 2015.
D'estate più incidenti
I mesi estivi si confermano, ancora una volta, il periodo con il maggior numero di incidenti stradali e vittime. In particolare nei mesi di maggio, giugno e luglio, sono stati registrati picchi di oltre 16mila sinistri e 300 vittime per ogni mese. Giugno è il mese peggiore per la pericolosità sulle strade extraurbane, dove si registrano 4,8 vittime ogni 100 incidenti, mentre agosto è quello in cui si verificano gli incidenti più gravi, con 2,3 decessi ogni 100 incidenti. Sempre ad agosto l'indice di mortalità sale a quasi 5 vittime ogni 100 incidenti nel caso di investimenti pedonali. Febbraio è invece il mese con il minor numero di incidenti (11.493) e morti (199).
Non è la pioggia la prima causa
L'87% circa degli incidenti avviene quando il tempo è sereno. La pioggia, dunque, non è una causa principale, poiché la quasi totalità degli automobilisti diventa più prudente in caso di rovesci. In caso di pioggia la proporzione di incidenti è più elevata nelle strade extraurbane (8,4%) rispetto alla città (6,6%).
Quando avvengono più scontri
Analizzando l'andamento del tasso di incidentalità per ora del giorno, si possono notare picchi durante i giorni lavorativi(lunedì - venerdì) in concomitanza con gli spostamenti tra casa e il posto di lavoro e intorno alle 13. Nel fine settimana, invece, tra le 11 e le 13 e tra le 16 e le 20. Gli incidenti più gravi, invece, vengono registrati tra le 3 e le 6 del mattino soprattutto fuori dal centro abitato: 10 persone ogni 100 incidenti perdono la vita tra le 3 e le 4 del mattino.
Le cause più frequenti
Utilizzo del telefono alla guida, mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo e velocità troppo elevata: queste, come sempre, le prime tre cause di incidente nelle strade, sia in città che nelle strade extraurbane, che costituiscono complessivamente il 40,8% dei casi. Tra le altre cause più rilevanti c'è la mancanza della distanza di sicurezza (21.463 casi), la manovra irregolare (15.932) e anche il comportamento scorretto del pedone (7.204), che rappresentano rispettivamente il 9,6%, il 7,1% e il 3,2% delle cause di incidente. Con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (17,1%), sulle strade extraurbane è la guida distratta o andamento indeciso (pari al 20,1%), seguita dalla guida con velocità troppo elevata (14,6%) e dalla mancata distanza di sicurezza (14,6%).