Venti giorni fa avevano sbandierato con un lungo comunicato stampa quello che a loro avviso è l'orientamento dell'Anac in materia di compatibilità o meno tra il ruolo di Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza con la titolarità dell'Ufficio Procedimenti Disciplinari, e lo avevano fatto così: «L'Anac accoglie la posizione del Comune di Latina e dichiara espressamente che non sussiste alcuna previsione di legge che sancisce l'incompatibilità tra i due incarichi. Pertanto il regolamento che prevede l'incarico della Presidenza della Commissione procedimenti disciplinari da parte del responsabile anticorruzione del Comune di Latina è pienamente legittimo».
Adesso spunta la nota ufficiale trasmessa il 14 febbraio dall'Anac al Comune di Latina, e quello che si legge non è proprio quello che il Comune si era affrettato a spiegare il 17 febbraio.
Perché la nota dell'Ufficio di Vigilanza Misure Anticorruzione dell'Anac esordiva come segue: «Si ribadisce l'opportunità di evitare la coincidenza tra la figura del Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza e il soggetto titolare del potere disciplinare. Sebbene (la sovrapposizione, ndr) non sia espressamente vietata dalla legge, tuttavia si ritiene auspicabile che ogni amministrazione valuti con molta attenzione l'opportunità che il RPCT sia il dirigente che si occupa dell'Ufficio Porcedimenti Disciplinari».
Sembra una posizione molto chiara e netta, ma in Piazza del Popolo usano la chiave di lettura più confacente ai desiderata dell'amministrazione, e con grande disinvoltura, nel comunicato in cui si decantava la coincidenza di vedute tra Comune di Latina e Anac, una coincidenza immaginaria, si leggeva anche che «Nel Comune di Latina i procedimenti disciplinari sono svolti da una commissione collegiale di tre componenti fra i quali il Direttore generale o , in mancanza di questi, il Segretario generale, con funzioni di Presidente».
Ma che disinvoltura! Peccato che nella nota non sia specificato che nel Comune di Latina il ruolo di Segretario generale e quello di Direttore generale siano entrambi rivestiti da una sola persona, Rosa Iovinella. Che è anche la persona che riveste la funzione di Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza, nonché titolare dell'Ufficio Procedimenti Disciplinari.
C'è qualcosa d'altro che le si possa affidare?
Si dirà che non c'è alcuna legge che vieta questa concentrazione di attribuzioni e poteri, ma dubitiamo esista un legislatore così abituato a valutare il peggio da avere ammesso la possibilità che una sola persona possa riassumere tutto ciò che rappresenta in questo momento Rosa Iovinella. Perché a parte le norme, esiste anche il buonsenso.