Il Consiglio di Amministrazione dell'azienda speciale ABC di Latina ha dato il via libera alla gara europea da oltre 9 milioni di euro per l'acquisto dei mezzi per l'avvio della raccolta differenziata porta a porta, previsto per il 2020. Il passaggio, che si aggiunge al programma di avanzamento dei piani aziendali verso l'attuazione del nuovo modello gestionale, è stato deliberato dopo la concessione di 3 milioni di euro a fondo perduto da parte della Provincia di Latina e a pochi giorni dalla richiesta di mutuo chirografario da 12 milioni di euro alla Cassa Depositi e Prestiti e dalla selezione pubblica per l'assunzione a tempo indeterminato del personale occorrente per l'avvio del nuovo servizio. Insomma il percorso, finora lento e accidentato, verso il vero cambio di passo nella gestione dei rifiuti solidi urbani nel dopo Latina Ambiente, comincia a prendere forma. Sia il presidente Demetrio De Stefano che il direttore generale Silvio Ascoli hanno riconosciuto la professionalità, il lavoro intenso e i ritmi serrati di tutta la struttura aziendale in questi ultimi dodici mesi e hanno sottolineato «come tutti i soggetti istituzionali coinvolti, primo tra tutti il sindaco e i componenti della giunta comunale, il consiglio Comunale di Latina, ma anche l'Amministrazione Provinciale di Latina e la Cassa Depositi e Prestiti hanno poi mostrato sensibilità, attenzione e fiducia verso i piani di sviluppo aziendali della ABC, azienda nata solo nel 2018». L'azienda ha annunciato che vuole tenere fede agli impegni assunti sia in termini di obiettivi che di tempo, anche se molto rimane ancora da fare, e che incontrerà le organizzazioni sindacali, considerando il personale operativo come cerniera fondamentale tra l'azienda e i cittadini.
I dubbi di Forza Italia
Tutto rose e fiori dunque dopo il cda di Abc? Non proprio secondo l'opposizione, in particolare secondo la visuale offerta dal consigliere comunale di Forza Italia Alessandro Calvi. Se il mutuo è necessario per acquisire mezzi e attrezzature innovativi in linea con migliori standard prestazionali, le modalità di quanto sta avvenendo per il consigliere sono un vero e proprio azzardo.
«Come è possibile predisporre la gara da 9 milioni di euro per l'acquisto dei mezzi, senza che il mutuo sia stato concesso e solo sulla base di una richiesta? - si chiede Calvi - la gara può essere fatta solo al momento in cui è certa la concessione del mutuo, e i soldi sono in cassa. Mi risulta che il Comune abbia solo i tre milioni della Provincia e fino ad oggi che abbia avuto difficoltà di cassa». Il consigliere vuole dire che Abc non ha certezze di avere questa onerosa liquidità, e «che sta predisponendo una procedura non avendo i soldi, un rischio che va contro ogni equilibrato principio di contabilità. Io mi auguro che la gara da 9 milioni di euro verrà espletata solo quando la società, con la garanzia del Comune, otterrà il mutuo. In caso contrario, in presenza di qualsiasi intoppo i fornitori potrebbero chiedere gli interessi di mora per i ritardati pagamenti. E' chiaro che loro sperano di velocizzare l'iter e di partire con il porta a porta per il nuovo anno ma non puoi fare una anticipazione di questa portata, la trovo una mossa avventata».
Cercasi maggioranza
Calvi si chiede dove siano finiti i sistemi di "controlli blindati" del Comune più volte ribaditi in consiglio. «I revisori di Abc cosa dicono di questa gara da 9 milioni senza soldi in cassa e senza aver ancora ottenuto il mutuo che permetterà di portarla avanti finanziariamente? Il controllo analogo del Comune su Abc e su questo passaggio chi lo sta effettuando? Chi ha sostituito il supercontrollore Diego Vicaro, ora dirigente al Patrimonio e pochi mesi fa responsabile del raccordo tra Comune e società?». Il consigliere si chiede dove sia la maggioranza e l'assessore Lessio. «Lo scorso anno sono stati fatti due milioni di euro di affidamenti diretti e nessuno si era accorto di nulla, quest'anno si sta bandendo una gara senza la certezza del mutuo, e nessuno si pone domande. Come al solito la maggioranza dorme, o non vuole vedere o, peggio, non capisce la portata contabile di quello che sta avvenendo».