E’ stata la grande notte de La Setina. Il team di Sezze Scalo del grandissimo mister noto in provincia come “Il profeta”, al secondo Francesco Consoli”, è stata la prima protagonista del nuovo reality dedicato al calcio dilettantistico andato in onda ieri sera su Mtv-Canale 8. Il canovaccio è semplice ma vincente: Gianluca Vialli e Lorenzo Amoruso, campioni del passato e ora volti noti della tv, in qualità di direttore tecnico e allenatore (o meglio secondo di Consoli, come ha sottolineato lo stesso mister pontino) vanno in missione per risollevare le sorti della squadra da incubo che è proprio quella lepina. Tra forzature televisive e molta realtà, i due angeli custodi della formazione che all’epoca dei fatti (novembre 2014) proveniva da due ripescaggi e la bellezza di 35 partite consecutive senza mai vincere, si trovano di fronte ad uno scenario abbastanza disastrato. Impianti fatiscenti, spogliatoi impresentabili e un campo di gioco al limite della praticabilità fanno subito vedere che il lavoro da fare per i due tutor è subito in salita. Inizia così la bella storia de La Setina in tv. Tra personaggi caratteristici (in primis il magazziniere, setino doc, ineguagliabile per simpatia e dedizione) e qualche doverosa forzatura davanti alle telecamere, Vialli e Amoruso fanno conoscenza della squadra ma, soprattutto, del grande mattatore Francesco Consoli. Tra un allenamento e l’altro, poi, c’è anche il tempo per ridare un volto nuovo agli spogliatoi e all’impianto del «Tornesi», lasciato in abbandono dall’amministrazione comunale. E’ forse questo il momento più intenso dell’intera puntata, quando i giocatori rossoblu entrano nella loro «casa» che è del tutto rinnovata. Per loro ci sono anche scarpini di marca, maglie e tute nuove di pacca. Sembra un sogno ad occhi aperti per i tanti protagonisti che man mano vengono intervistati dalle telecamere in una sorta di «confessionale» stile Grande Fratello. E poi non può mancare il ritiro pre-partita, anche questo stupendo, in un noto hotel sul lungomare di Latina. Non manca nessun ingrediente, insomma, perché la puntata non funzioni a dovere. C’è anche la vittoria finale in una cornice di pubblico da brividi. Con tanto di discorso sul modello «Ogni maledetta domenica» di Vialli e Amoruso negli spogliatoi del Giannandrea nell’intervallo, mentre i setini stavano pareggiando nello scontro diretto con il Cos Latina. Ma la cosa che va annotata, a prescindere da telecamere e riflettori, è la passione tangibile che traspare dagli occhi, dalle parole e dalle azioni di quei ragazzi che, come tanti, continuano a dare tutto in campo e fuori, per quel cuore pulsante che ha la forma di una sfera di cuoio da spingere in fondo alla rete.