«Qualche settimana fa il Consiglio comunale di Sezze ha votato lo stop all’arrivo di altri stranieri. Oggi, solo grazie alla segnalazione di una nostra concittadina, siamo venuti a conoscenza del trasferimento a Sezze scalo di decine di clandestini africani, ora richiedenti asilo politico, da Sonnino».

È un fiume in piena Roberto Reginaldi, esponente indipendente di minoranza nel Consiglio comunale di Sezze, che accoglie negativamente la decisione, assunta dalla cooperativa Karibu, di spostare da Sonnino a Sezze (un agriturismo sulla 156 dei Monti Lepini) un gruppo di eritrei (16 uomini e 2 donne).

Il motivo del trasferimento, stando a quanto si è appreso, sarebbe legato alla situazione dello stabile in cui gli stranieri erano stati sistemati a Sonnino: «Premesso - spiega ancora il consigliere comunale di opposizione - che siamo stufi di ripetere che con l’accoglienza c’è anche business, ma noi di Sezze scalo cosa c’entriamo? In Eritrea esiste un conflitto? Fuggono da cosa?»
Sebbene il trasferimento sembra essere momentaneo, nell’attesa che venga sistemata la struttura di Sonnino e gli immigrati eritrei possano tornarvi, Reginaldi pone l’accento su una situazione che, dopo il voto unanime del Consiglio comunale, sembrava essere stata regolarizzata.