I lavoratori della cooperativa Le Quadrelle, che a Sezze si occupa delle mense scolastiche, incroceranno le braccia il prossimo 8 febbraio. A confermarlo è Simona Rossi Querin, segretario nazionale della Confederazione dei Lavoratori Associati in Sindacato, che ha spiegato come i dipendenti siano allo stremo delle forze, con una lotta ogni mese per percepire gli stipendi. Dopo lunghe trattative e dichiarazioni di sciopero, vista la continua mancata erogazione degli stipendi da parte della Quadrelle, il sindacato Clas aveva raggiunto un accordo con il Comune di Sezze per l’erogazione diretta da parte dell’ente degli stipendi, dando così un po’ di respiro alle maestranze. «A inizio gennaio abbiamo appreso, con estremo stupore, che il Comune non avrebbe più provveduto al pagamento delle retribuzioni, senza preavvisare né il sindacato né i lavoratori, passando di nuovo la palla alla società. L’atteggiamento del Comune - continua Simona Rossi Quertin - ci ha molto meravigliato. Non solo le maestranze non sono state preavvisate della sospensione dei pagamenti, ma abbiamo aperto in questo mese due stati di agitazione con relativa procedura di raffreddamento per evitare lo sciopero e il Comune ci ha letteralmente snobbati, non convocando le parti». Contro l’atteggiamento del sindaco si è schierato anche Gaetano Leonoro, referente del Partito Comunista Italiano a Sezze, che ha spiegato: «Il sindaco non ha tenuto in considerazione l’applicazione dell’istituto d’autotutela preventiva e cautelativa. L’amministrazione non ha promosso corretta opposizione al giudice ordinario per difendere le retribuzioni delle maestranze. Si consiglia di chiedere sia al sindaco che al direttore dell’Inps se l’impresa sia in possesso del Durc».