Si era trasferito a Sezze e aveva iniziato una nuova vita come operaio edile nonostante su di lui gravasse un’accusa per furto pluriaggravato commesso 10 anni fa e doveva scontare 4 anni di reclusione. Danut Ionita, classe 1982, è stato arrestato ieri dal Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Latina, nell’ambito di servizi appositamente predisposti per la ricerca di soggetti colpiti da provvedimenti di cattura.

L’uomo è stato sottoposto ad un controllo a bordo di un furgone Nissan con targa italiana mentre si stava recando presso un cantiere della periferia romana, ove da alcuni mesi sta lavorando per conto di una ditta edile. All’atto del controllo, l’uomo è sembrato nervoso dopo aver mostrato il documento di identità. I militari, a quel punto, si sono insospettiti e, “fiutando” la falsità del documento, hanno deciso di procedere a una perquisizione all’interno della casa dove risiedeva il cittadino romeno, nel centro storico di Sezze.

Dalla perquisizione emergevano altri documenti (una carta di identità e una patente di guida romene) nei quali c’erano delle generalità e una data di nascita differente rispetto ai documenti che erano stati esibiti poco prima nel corso del controllo. Il successivo accertamento presso la “Divisione Sirene” (l’ufficio nazionale che in Italia si occupa di tutte le ricerche compiute con l’ausilio del Sistema d’informazione Schengen) ha consentito di appurare che l’interessato era latitante dal 2007, colpito da un mandato di arresto europeo in quanto condannato a 4 anni di reclusione, dalla Corte di Giustizia del Tribunale di Vrancea (Romania) per furto pluriaggravato, un furto di attrezzi agricoli dall’interno di una casa di campagna e la relativa sentenza, diventata nel 2007 irrevocabile. Per lui potrebbe scattare l’estradizione.