La Giunta comunale di Sezze ha deliberato di acquisire gratuitamente al patrimonio comunale le opere realizzate a cura e spese del âConsorzio di urbanizzazione Monte Pilorciâ, relative alla rete idrica. La storia della rete idrica di Monte Pilorci ha origine nel lontano 1967, quando fu approvato lo schema di convenzione inerente il piano di lottizzazione presentato da Karl Lieb, approvato dalla Commissione Edilizia nella seduta del 14 giugno 1967, la cui convenzione fu stipulata nellâottobre dellâanno successivo.
Tra gli impegni assunti dal lottizzante con la sottoscrizione della convenzione câerano di provvedere alla realizzazione di una rete interna di approvvigionamento idrico con possibilità di allacciamento alla vicina rete di distribuzione comunale, oltre ad un articolo in cui ci si impegnava a cedere gratuitamente allâamministrazione comunale le opere di urbanizzazione primaria realizzatea cura e spese del lottizzante (strade, acquedotto, impianto di pubblica illuminazione e parcheggi) allo scadere del quindicesimo anno dalla data di ultimazione di esse. Ai fini della realizzazione del piano il lottizzante ha ceduto a privati i lotti di terreno interessati.Â
Nel 2007 i proprietari delle aree hanno costituito il âConsorzio di urbanizzazione Monte Pilorciâ avente per oggetto e scopo la realizzazione del piano di lottizzazione denominato âMonte Pilorci. Le opere sono state ultimate nel corso dellâanno 2011, come risulta dal progetto di completamento della rete idrica presentato al Comune dai responsabili del âConsorzio di urbanizzazione Monte Pilorciâ il 21 marzo 2011, dal quale si evidenziano le opere idriche realizzate. Pur non essendo passati 15 anni dalla loro ultimazione, che avrebbero permesso al Comune di far partire le pratiche e le procedure per lâacquisizione delle opere, però, lâAto4 e Acqualatina, con due diverse richieste avanzate nei confronti dellâente comunale setino, hanno sollecitato lâacquisizione.
Per questo motivo la giunta municipale ha deciso di anticipare i tempi tecnici dellâoperazione che porta allâacquisizione delle opere nel popoloso quartiere della zona di Suso. Fondamentale, in questo senso, anche lâacquisita disponibilità del consorzio proprietario a trasferire gratuitamente le opere realizzate nonostante non fossero passati quindici anni dal loro completamento. La delibera è passata allâunanimità  dei presenti in giunta.