Tennis, il fatto
13.02.2025 - 16:02
La grinta di Sinner
La Wada ritiene che la conclusione di 'nessuna colpa o negligenza' non fosse corretta secondo le norme correnti e chiede un periodo di sospensione compreso tra uno e due anni" per Jannik Sinner. Lo ha detto il portavoce della Wada, James Fitzgerald, in una intervista a La Stampa in vista dell'appello sul caso Clostebol in programma davanti al Tas ad Aprile. "La Wada non chiede la cancellazione di alcun risultato - prosegue Fitzgerald - salvo quelli già imposti in primo grado. Poiché la questione è ora pendente dinanzi al Tas, la Wada non commenterà ulteriormente". Parlando in generale, senza riferirsi direttamente al caso del numero 1 del mondo, il portavoce della Wada ha ribadito che "il principio della responsabilità oggettiva è di fondamentale importanza per sostenere la correttezza nello sport. Senza di esso non ci sarebbe alcun antidoping e i drogati vincerebbero". "Se un atleta positivo a una sostanza proibita non dovesse spiegare da dove proviene, o come è entrata nel suo organismo, sarebbe fin troppo facile per chi ha imbrogliato sfuggire a sanzioni significative", ha concluso
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