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Tennis, Roland Garros

Il "Philippe Chatrier" rende omaggio alla "Legenda" Rafael Nadal

Toccante cerimonia per il 14 volte campione dello Slam parigino

Nadal con i suoi amici-rivali

©Corinne Dubreuil / FFT

Parigi e il Roland Garros hanno reso omaggio al proprio re, Rafa Nadal, 14 volte vincitore sui campi in terra battuta del Bois de Boulogne. Il 38enne spagnolo, ritiratosi al temine della passata stagione, ha salutato per l`ultima volta il pubblico del campo centrale Philippe Chatrier, teatro dei suoi trionfi più belli.A rendere omaggio alla sua strepitosa carriera anche i suoi più grandi avversari: Roger Federer, Novak Djokovic e Andy Murray, affrontati complessivamente 124 volte, con 70 successi e 54 sconfitte. "Nulla sarebbe stato così emozionante senza queste rivalità che ci hanno spinto a migliorarci ogni giorno", ha sottolineato Nadal nel suo discorso. "E` incredibile come il tempo cambia le prospettive. Siamo stati rivali per tantissimo tempo, ma ora possiamo essere felici di quello che abbiamo costruito. Fra noi non è mai mancato il rispetto, per me significa molto che siate tutti qui. Sul campo mi avete fatto vivere anche momenti difficili, ma mi sono goduto il fatto di essere spinto al limite per competere contro di voi. Alla fine il tennis è solo un gioco, non dovremmo mai dimenticarlo e possiamo dare un grande messaggio, essere amici fuori dal campo dopo essere stati grandi rivali. Spero che continueremo a fare cose belle per il nostro sport". Durante la celebrazione del Toro di Manacor è stata scoperta la sua impronta su una placca, accanto alla sagoma della Coppa dei Moschettieri e il numero 14, sulla terra battuta del campo centrale che porterà per sempre il segno della sua leggenda. Tutto il pubblico che indossava la maglietta celebrativa color ocra con la scritta "Merci Rafa" lo ha osannato senza sosta. "Nel 2005 ho giocato qui per la prima volta, avevo 19 anni -ha ricordato Nadal-. La mia prima grande esperienza è stata la partita contro il mio rivale e amico d`infanzia Richard Gasquet. Da allora ho capito pienamente cosa significasse Roland Garros".  "Qui, nella tribuna che mi è stata riservata, ci sono molte persone che mi hanno accompagnato -ha proseguito il vincitore di 22 titolo del Grande Slam-. Amici, il mio team, i miei cari, che sono sempre stati pilastri molto importanti per me: li ringrazio. Ringrazio anche mio zio Toni. Sei la ragione per cui sono qui. Grazie per aver dedicato gran parte della tua vita ad allenarmi. Mi hai fatto soffrire, mi hai fatto ridere, mi hai spinto oltre i miei limiti.Quello che abbiamo vissuto non è sempre stato facile, ma ne è valsa la pena. Abbiamo difficoltà a esprimere i nostri sentimenti, ma voglio che tu sappia che sei stato il miglior allenatore che avrei potuto avere". Nadal ha ringraziato poi sua moglie, con un pensiero dolce e profondo insieme: "Spero di renderti felice quanto tu hai reso felice me".Infine, in francese, ha ringraziato Parigi e la Francia. "Non potete immaginare quanto sia gratificante sentirsi apprezzato, amato, nel luogo che per me conta di più. Mi avete dato la possibilità di ricevere la torcia olimpica da Zizou Zidane. Mi avete donato una statua magnifica qui, al Roland Garros. Mi avete fatto sentire come un francese in più". Al Roland Garros, Nadal ha affrontato 74 avversari, vinto 112 partite su 116 e tutte le 14 finali. Solo in tre sono riusciti a batterlo: lo svedese Robin Söderling (ottavi 2009), il tedesco Alexander Zverev (primo turno 2024) e il serbo Novak Djokovic, l`unico a sconfiggerlo due volte (quarti 2015 e semifinali 2021).  

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