Come sempre più spesso accade nel calcio, purtroppo, sport non fa rima con sportività ma con cattivo gusto e idiozia. Soltanto così si può spiegare lo striscione apparso questa notte sulla cancellata dello stadio Matusa di Frosinone e dedicato a Mattia Perin, il portiere del Genoa e della Nazionale italiana ma pontino doc. Il campione di Latina soltanto ieri si è operato al ginocchio a Villa Stuart per la ricostruzione del tendine crociato anteriore che si era rotto sabato in uno scontro di gioco: "Perin questione di ore, oggi il ginocchio domani il cuore". Questo quanto scritto sullo striscione firmato dal tifo organizzato del Frosinone che ha augurato la morte al giocatore del Genoa con cui in campionato c'erano state già delle ruggini a distanza. I cori durante Frosinone - Genoa nei confronti di Perin e delle sue origini pontini, e poi la risposta del giocatore su Instagram "Chi nasce pecora non può morire leone", avevano alzato un immediato polverone mediatico.

Per il Mattia nostrano, comunque, non mancano in queste ore post-operatorie (sarà ricoverato fino a sabato nella clinica romana) gli attestati di stima e i messaggi di incoraggiamento. Oltre al calore della famiglia, della fidanzata e degli amici che gli sono stati vicino, sono arrivate anche moltissime chiamate dai campioni del calcio italiano... tra le prime quella di un certo Gianluigi Buffon.