Offese omofobe in campo, i tifosi: "Siamo tutti Cenerelli"

E’ stato il Cenerelli day quello vissuto ieri mattina allo stadio Caracciolo Carafa - Rolando Conte di Minturno, dove la squadra locale incontrava il Posta Fibreno, match dell’ultima giornata del campionato di Prima Categoria. Le offese omofobe subite dal calciatore rossoblù nella gara di sette giorni fa contro il Castelforte, sono solo una brutta pagina che tutti vogliono dimenticare. E ieri mattina, a conferma della vicinanza al calciatore, il gruppo dei tifosi Indians, assiepati sulla parte laterale della tribuna dello stadio, ha mostrato uno striscione sul quale era riportato “Siamo tutti Cenerelli”.

n bel gesto che Stefano Cenerelli ha apprezzato e l’unico neo della partita è che il numero nove rossoblù non è entrato nel tabellino dei marcatori. 5-1 il risultato finale, ma il bomber è stato determinante in quasi tutte le azioni che hanno portato Pirolozzi, Fabio Canali, Martino, Mastroianni e Messore, a siglare le reti della scintillante vittoria. Ad inizio gara negli spogliatoi si è presentato a sorpresa il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, che ha voluto con questo suo gesto mostrare la vicinanza delle Istituzioni al trentaduenne attaccante, che forse ha trascorso una delle settimane più brutte della sua vita. Il primo cittadino ha scambiato qualche parola con Stefano Cenerelli ed ha poi salutato tutti i giocatori del Minturno che si apprestavano a scendere in campo. Ma i tanti messaggi di solidarietà che ha ricevuto lui e la mamma Anna Maria presente sugli spalti e l’accoglienza che ha ricevuto dimostrano come Stefano sia amato e apprezzato.

Quei cori offensivi di otto giorni fa ad opera di un gruppetto di presunti tifosi del Castelforte, sono solo un brutto ricordo e non hanno bisogno di ulteriori commenti. L’augurio è che questo episodio possa essere da esempio per il futuro per tutto l’ambiente sportivo.