Calcio, Serie C
09.11.2025 - 18:41
Ai microfoni della sala stampa dello stadio «Nicola De Simone» di Siracusa, al termine della gara persa pesantemente dal Latina al cospetto del fanalino di coda Siracusa, si è presentato il direttore sportivo Luigi Condò, sostituendo mister Alessandro Bruno, assente in modo insolito nell’appuntamento con i cronisti. Un segnale forse inequivocabile del malcontento all’interno dell’ambiente nerazzurro dopo la pessima prova offerta contro i pitagorici. Assenza che fa rumore, insomma, e che rende lecito pensare che nelle prossime ore la società possa anche mettere in discussione la posizione dell’allenatore beneventano che non trova la vittoria da oltre un mese.
Condò, visibilmente deluso, non ha nascosto la propria amarezza: «Il gol subito non ha influito, a mio avviso, sull’andamento della partita. Sicuramente ci ha penalizzati, ma quando hai davanti novantacinque minuti non puoi giustificare tutto con un episodio. Questo è un andamento che purtroppo sta caratterizzando il nostro campionato. Un campionato fatto di seconde palle, di cattiveria e agonismo, e su questo siamo mancati del tutto. La vittoria del Siracusa è stata legittima. È stata una gara in cui si è visto poco carattere e poca determinazione. In queste categorie, più che il bel gioco, serve rabbia, serve cattiveria sportiva. Non possiamo permetterci prestazioni di questo tipo».
Poi il diesse ha aggiunto: «Dobbiamo lottare, correre, fare sacrifici. Altrimenti vuol dire che non abbiamo capito nulla. Oggi sono mancate rabbia, agonismo, attenzione e voglia di vincere. Mi spiace dirlo, perché contro le grandi squadre sappiamo anche offrire prestazioni importanti. Ma questa volta sono molto deluso. A caldo potrei dire cose che non voglio dire, però il tempo è breve e dobbiamo già pensare al prossimo avversario: questo è un campionato che non aspetta».
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